Le offerte più convenienti
Prenota gratis
Nessuna commissione

Sconti di Natale a Rimini, si fa ma non si dice. Dopo un mese di novembre nerissimo scatta la caccia al cliente casa per casa

Notizia pubblicata il 14 dicembre 2007



Categoria notizia : Fatti Curiosi


E' UN NATALE già  in 'saldo', ma non ditelo a nessuno... Si guardano bene i commercianti dall'sporre cartelli che annunciano «sconti», «promozioni» e «offerte speciali». Ma la verità  é che nel centro storico di Rimini la stagione dei saldi é già  arrivata, con un mese di anticipo.

Per resistere alla spietata concorrenza dei centri commerciali, per fare fronte a un mese di novembre che più nero di così non si poteva, ecco allora che gli sconti sono partiti da un pezzo. Non si dicono, certo, ma si fanno. Telefonando ai clienti a casa, invitandoli a comprare «prima che partono ufficialmente i saldi, a gennaio».

«CHE MALE c'é? Quest'anno lo stanno facendo praticamente tutti.... Noi ci siamo solo adeguati», racconta la titolare di una nota boutique di corso d'Augusto. Il metodo é semplicissimo: «Si chiamano a casa i clienti più affidabili e affezionati, quelli che a comprare prima o poi vengono sempre, e si propone loro di venire a fare acquisti a prezzi scontati prima dei saldi». Gli sconti non sono quasi mai quelli praticati a gennaio (che possono arrivare fino al 50% o 70%). «Ma l'assortimento di questi tempi é più ampio - spiega da via Mentana un commerciante - e facendo i saldi in questo modo diamo ai clienti la possibilità  di fare qualche regalo di Natale in più...».

In alcune boutique si riservano addirittura dei momenti esclusivi per i clienti interessati, nelle ore in cui i negozi non sono aperti normalmente al pubblico. «Così almeno possono scegliere con calma - si difende un negoziante - e noi stiamo più tranquilli».

C'E' POI chi gli sconti, o meglio le «promozioni» le sta facendo alla luce del sole... In via Garibaldi la boutique Capelli già  da alcuni giorni ha affisso grandi cartelli con le «promozioni di Natale», con sconti che vanno dal 20% fino al 50%. E poco più là , in corso d'Augusto, ha fatto il negozio di pelletteria e oggetti per l'ufficio la Moderna, mettendo in vetrina sconti vari. In tutto sono appena una decina gli esercizi commerciali che promettono promozioni di Natale, anche se «in realtà  - conferma un commerciante - tra i negozi di abbigliamento almeno il 70% ha già  iniziato a fare gli sconti ai clienti più fedeli».

UN FENOMENO che negli anni scorsi era limitato solo a certi esercizi, e che quest'anno invece ha contagiato un po' tutti... «Non si dovrebbe fare, ma lo fanno - confermano le associazioni di categoria, Confesercenti e Confcommercio - e i motivi non mancano. I consumi sono in forte calo, i riminesi non spendono e allora, piuttosto che aspettare i saldi, meglio cercare di vendere il più possibile entro Natale, anche attraverso gli sconti». «La situazione in centro storico é molto difficile, per tutti - conferma Leonardo Casadei, coordinatore dei commercianti del centro - , ma in particolare per l'abbigliamento e le calzature. Il mese di novembre, nonostante il freddo, é stato assolutamente negativo, si spera di riuscire a recuperare un po' entro Natale».

NON E' UN CASO che i negozi (praticamente tutti, con qualche eccezione) da qui a Natale non se ne staranno chiusi nemmeno un giorno. I commercianti del centro lavoreranno tutti i giorni, domeniche comprese (anche quella del 29 dicembre) e salteranno pure il tradizionale turno di riposo al martedì pomeriggio. «In pratica staremo chiusi solo nei giorni delle festività : Natale, Santo Stefano e Capodanno...».

Chissà  se basterà  questo a contrastare la concorrenza, sempre più agguerrita, degli iper. Al centro commerciale Le Befane domenica 23 i negozi della galleria resteranno aperti addirittura fino alla mezzanotte, per quella che si annuncia una vera e propria notte bianca dello shopping... Sempre che non si allarghi la protesta dei commessi: oltre 40 addetti di vari negozi all'interno delle Befane hanno scritto alla direzione, per opporsi alla chiusura posticipata: «Abbiamo anche noi una famiglia a pensare...». Pure i negozianti del centro ce l'hanno, ma di questi tempi «meglio star aperti più a lungo possibile».
(photo by Seb [total recall])