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Lo sciopero selvaggio spagnolo mette in ginocchio l’Europa
Notizia pubblicata il 06 dicembre 2010
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Venerdì sera verso le 18, decine e decine di controllori spagnoli hanno deciso di dichiararsi ammalti simultaneamente, desertando le torri di controllo e mettendo nel caos totale lo spazio aereo di Madrid e del resto della Spagna. La protesta ha avuto un effetto domino in tutta Europa compreso gli scali italiani come Roma-Fiumicino, Linate, Milano Malpensa, Venezia Trieste e Bologna.
Ieri pomeriggio si è sbloccata la situazione dopo 24 ore di paralisi e 330mila persone ferme negli aeroporti. Molti passeggeri hanno dovuto passare la notte sdraiati a terra, altri sono stati assistiti dai vettori aerei per andare a riposare in albergo. La frustrazione è stata tanta, una donna arrivata ieri mattina dal Perù, assieme alla figlia di 9 anni che avrebbe dovuto proseguire per Malpensa, ha dichiarato: “Nessuno ci dice nulla. Abbiamo passato la notte qui al freddo, senza alcun aiuto e senza colazione”.
La protesta è contro la privatizzazione parziale dell’ente degli aeroporti Aena e contro il decreto adottato dal governo sulla regolamentazione degli orari di lavoro. Il premier spagnolo, Josè Luis Zapatero è stato costretto a proclamare lo “stato d’allerta” (l’ultima volta risale alla fine del franchismo) ordinando la ‘mobilitazione’ di tutti gli uomini radar. Josè Blanco, ministro dei trasporti, ha affermato che chi ha violato la legge dovrà fare i conti con una serie di procedure disciplinari (già avviate) e con la procura di Madrid che ha aperto un’inchiesta.
Il primo aereo che ha ripopolato i cieli spagnoli è stato quello a Madrid Barajas, un aereo cargo diretto a Barcellona decollato alle ore 16,40. Fra i primi anche il volo della Swiss, dall’aeroporto El Prat di Bargellona in direzione Zurigo e quello di Alitalia, 063 Madrid-Roma.