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La rassegna secondo Chiara Guidi: musica e teatro invadono il paese

Notizia pubblicata il 19 maggio 2009



Categoria notizia : Spettacoli


UN UNICO spettacolo su un unico palcoscenico dove si deve spostare continuamente il punto di vista.

Chiara Guidi della Societas Raffaello Sanzio, primo direttore del nuovo ciclo triennale del festival, spiega così il suo Santarcangelo presentato ufficialmente ieri mattina in Regione a Bologna.

L’edizione numero 39 si terrà dal 3 al 12 luglio, costerà complessivamente 430 mila euro, punterà a una consistente collaborazione con Angelica e farà da apripista al progetto che vedrà nei prossimi due anni direttori rispettivamente Enrico Casagrande di Motus e Ermanna Montanari delle Albe. Grande protagonista della rassegna, dopo le polemiche degli anni passati legati ai luoghi (e per la verità anche agli sforamenti di bilancio), sarà proprio Santarcangelo, paese-palcoscenico e spazio abitato dal teatro e dalla musica.

Il festival si muoverà di fatto su due piani. Intanto ci sarà un ritorno al mitico teatro di piazza attraverso il bando Santaracangelo immensa: in pratica tutti i gruppi che entro il primo giugno faranno richiesta saranno ammessi senza selezione a patto che siano in grado di sostenersi economicamente. E su questo campo della spontaneità festosa poggerà l’architettura progettuale.

UN EDIFICIO che avrà una porta di ingresso (Richard Maxwell con la sua compagnia The New York City Players), una d’uscita (Arto Lindsay che l’ultimo giorno proporrà un evento dedicato a Simone Lo Stilita con i concertisti appostati in alto sulla piazza) e alcune colonne su cui staranno ospiti illustri. «Perché — spiega Chiara Guidi — non si tratta di accogliere una serie di spettacoli ma di aprire una discussione estetica per trovare punti di incontro fra la drammaturgia musicale e quella teatrale» . Andando alle radici storiche. Così, sul versante teatrale, c’è da segnalare la presenza del novantatreenne Arnoldo Foà (leggerà Achab e la balena), mentre su quello musicale arriva Alvin Lucier, grande sperimentatore vocale e sonoro.Tante altre le presenze di prestigio, da Phil Minton a Jonathan Burrows and Matteo Fargion, da Zapruder filmmakersgoup ai congolesi Konono n1. «E’ una composizione di composizioni — dice Massimo Simonini di Angelica — Non si può solo pensare all’attrazione di un evento ma alla ragione sociale che può provocare il cambiamento nel teatro e nella musica».
ED ECCO allora le macchine sonore di Masque Teatro, le indagini all’origine del suono di Fanny e Alexander, le luci architettoniche di Apparati Effimere.

Performance, installazioni, video. Ma Santarcangelo quest’anno sarà anche il festival del camminare. Camminate con una serie di animali addomesticati, visite guidate alle grotte, concerti per sole scarpe realizzate un calzolaio del paese, gite all’alba per ascoltare la voce dei galli, passeggiate al Bornaccino, scuola di campagna che fu una sorta di polo pedagogico d’eccellenza, gara di batterie elettroniche nella frazione di Montelupo.

Un festival di teatro davvero contemporaneo che l’assessore regionale alla cultura Ronchi rivendica con orgoglio sottolineando la vocazione all’innovazione di questa terra. Una vocazione che a Santarcangelo avevano colto quasi 40 anni fa.

foto by http://www.flickr.com/photos/iguanajo/