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Festival, finalmente si canta

Notizia pubblicata il 16 febbraio 2010



Categoria notizia : Spettacoli


Finalmente tocca a loro: ai cantanti. Giovani, più del solito, meno male, e alle canzoni. Perché questa sera inizia la sessantesima edizione del festival di Sanremo. «Mi assomiglia», certifica Antonella Clerici: prima donna a guidare la manifestazione canora.

Che sarà «semplice, lineare e molto allegra», aggiunge Antonella da Legnano. Una festa, insomma. «Ci sono bellissime canzoni in gara ma soprattutto un comune denominatore che legherà le cinque serate».

Cinque appuntamenti di musica, si spera, di qualità. E allora ecco il Sanremo di chi deve alla televisione, almeno “un grazie”: Valerio Scanu, Marco Mengoni, Noemi e Tony. E anche Emanuele Filiberto (“Ballando con le stelle”, ndr) che salirà sul palcoscenico insieme a Luca Canonici e Pupo. Trio curioso come gli adesivi (“Vota Pupo”; “Arriva il Principe”) che ieri hanno invaso le strade vicino all'Ariston per promuovere il televoto a favore della loro canzone: “Italia amore mio”.

SI COMINCIA dunque: con una scenografia tridimensionale. «Alla “Avatar” - spiega Gaetano Castelli - scenografo, al suo 17 Sanremo. Quello di questa sera sarà il primo vero colpo di scena del Festival. In tanti penseranno a un effetto digitale, anche se non sarà proprio così. L’obiettivo è togliere il fiato agli spettatori. L’altra grande novità è rappresentata dall’assenza della scala sul palco dell’Ariston, e quindi resta il mistero su come la Clerici arriverà sul palco». Capitolo fiori: meno del solito. «Ci saranno - tranquilizza Castelli - ma pochi e in primo piano. Troppi danno l’idea o di una camera funebre o di un matrimonio ». Giusta, considerazione fino alla prossima polemica proprio sull'utilizzo di uno dei simboli di Sanremo, città. Ma ci sarà tempo, anche per questa chiacchiera. Sembra invece che il tormentone Morgan continuerà per tutte le cinque serate. E quindi partiamo dalla fine. Domenica, Tg1: “Morgan ci sarà” secondo la Clerici.

Poi la Rai che smentisce. Ieri: «Nessuna contraddizione» conferma la conduttrice che poi spiega: «Sapevamo e sappiamo che Morgan non sarà sul palco né fisicamente né in collegamento. Abbiamo detto che in qualche modo ci sarà perché stiamo pensando di dedicare uno spazio al cantante che comunque non sarà in gara». Mazza, direttore di RaiUno: «Per Morgan ci sarà un un augurio, una sorta di saluto». Capitolo chiuso. Niente affatto. Reazioni di rito.

«Non vedo una differenza fra gli imprenditori sciacalli che hanno riso sul terremoto de L’Aquila e il vergognoso giochino su Morgan per aumentare l’audience» firmato Carlo Giovanardi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. «Uno scandalo», tuona d' Aniceto, componente della Consulta degli operatori ed esperti per il Dipartimento delle politiche antidroga a Palazzo Chigi. Capitolo ospiti. Questa sera toccherà a Paolo Bonolis, Luca Laurenti (saranno loro ad aprire il festival), Susan Boyle (la “bruttina”), Antonio Cassano e Dita Von Teese. Intanto, puntuale, come a Venezia (festival del cinema), è arrivata Patrizia D'Addario che annuncia un film tratto dal suo libro. Ma a Sanremo non si canta?