San Marino: Svizzera, sarai il nostro modello. Gli interventi: più ispettori e nuove norme anti-riciclaggio
Notizia pubblicata il 15 gennaio 2008
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Investito dallo scandalo Asset, il governo sammarinese guarda sospirando alla Svizzera e decide così di premere l'acceleratore sull'aggiornamento della normativa antiriciclaggio e sull'introduzione delle intercettazioni come strumento per le indagini.
Non solo, vuole aumentare il numero degli ispettori di vigilanza della Banca Centrale. Questo é il pacchetto di iniziative presentate ieri alla stampa da Stefano Macina e Ivan Foschi, rispettivamente segretari di Stato per le Finanze e la Giustizia. Così da dare un segnale forte ai 'vicini di casa' e all'intero Paese.
Il testo che introdurrà la nuova normativa anti-riciclaggio (quella attuale é datata 2004) é infatti in discussione delle forze di maggioranza e arriverà in Consiglio - si dicono sicuri i ministri- entro poche settimane. «La questione Asset Banca- spiega Macina- porta a riflettere che una scelta il Paese la deve fare, se vogliamo che le banche sammarinesi escano all'esterno dei nostri 60 chilometri quadrati».
Il segretario chiarisce che presupposto per la realizzazione di una piazza finanziaria sul Titano é l'adeguamento delle normative sammarinesi sulla sicurezza, come già sollevato dal Moneyvall, comitato del Consiglio d'Europa per la lotta al riciclaggio, e anche il Fondo Monetario Internazionale. Proprio una nota dell'Fmi del 7 gennaio scorso, svela il ministro, raccomanda San Marino di «rafforzare gli strumenti di vigilanza e il quadro giuridico internazionale».
Così, la futura legge antiriciclaggio é la risposta a queste sollecitazioni e all'emergenza Asset: «Non possiamo avere alcuno sbocco- manda a dire Macina- se non affrontiamo i temi del libretto al portatore, come quella dell'anonimato, l'uso degli assegni sul territorio». Ma la segretezza non é messa in discussione. «Il modello a cui stiamo guardando é quello svizzero», dice Macina che sul piano del rafforzamento della vigilanza, assicura l'introduzione di 7-8 figure nuove nel settore competente della Bcsm.
In questo modo, la frequenza di ispezioni «sul luogo», ovvero in banche, finanziarie e assicurazioni, «potrà rispondere ai parametri internazionali e avvenire ogni due-tre anni, contro quelle attuali di una ogni otto anni».
QUANTO agli arresti dei sammarinesi, «stiamo verificando se ci sono state delle irregolarità ,- dicono i due ministri - abbiamo attivato a riguardo l'avvocatura di Stato, se ci saranno gli elementi, saremo pronti a inviare una nota alla Farnesina». «Non facciamo alcuna difesa d'ufficio - spiega Foschi - se qualcuno deve pagare lo farà , ma é necessario acquisire tutte le informazioni utili».
La scorsa settimana i segretari di Stato avevano annunciato verifiche anche sulla presunta 'mano di velluto' della magistratura sammarinese di fronte al «Caso Babbi», l'episodio del finto sequestro avvenuto davanti ad una sede di Asset Banca. Ieri il Congresso ha esaminato un primo riferimento del Tribunale: «Dalle prime valutazioni,- spiega Foschi- risulta che la magistratura ha agito nel rispetto delle procedure, ora seguiamo ulteriori sviluppi in attesa del prossimo Consiglio»