![Salomè regista Gabriele Lavia Salomè regista Gabriele Lavia](https://www.riminibeach.it/var/news/storage/images/_aliases/hotel_gallery_image/notizie/salome-regista-gabriele-lavia/993028-1-ita-IT/salome-regista-gabriele-lavia.jpg)
Buona la prima del Comunale con il grande successo della Salomè
Notizia pubblicata il 18 gennaio 2010
Categoria notizia : Spettacoli
Applausi e chiamate per i protagonisti. Il Comunale torna ai fasti di un tempo Buona la prima: Salomè convince tutti Il regista Gabriele Lavia conquista consensi. Superba Erika Sunnegardh
Applausi, commenti entusiasti e ripetute chiamate dei protagonisti. Buona la prima, del Comunale, con il grande successo della Salomè. Una grande prova di tutta la struttura teatro che ha messo in archivio polemiche e scontri che hanno avvelenato il clima interno con ripercussioni anche sugli eventi.
La Salomè di Gabriele Lavia è andata sul paco con scene ridotte all’essenziale , dominate dal colore rosso del sangue che fin dall’i n iz i o incombe sul dramma di Oscar Wilde. Lavia mostra prima una Salomè candida, bianca, che subito dopo la celebre danza dei sette veli, dove la bravissima soprano svedese Erika Sunnegardh, si avvolge in un manto porpora col quale con fermezza ottiene la testa di Giovanni.
Testa che non viene servita, come da richiesta, sul consueto vassoio ma appare enorme e marmorea dallo squarcio del pavimento già insanguinato. Risultato di grande effetto e suggestione visiva. Eccellente il quartetto dei protagonisti: oltre alla superba principessa di Erika Sunnegardh, il Giovanni di Mark Doss, Robert Brubaker (Erode) e Dalia Schaechter (Erodiade).
L’attesa per il debutto bolognese sul podio di un’opera di Nicola Luisotti si è mostrata giustificata: il direttore toscano ha guidato la nutrita orchestra pensata da Richard Strauss con mestiere, mantenendo lo giusto equilibrio sonoro tra buca e palcoscenico. Coadiuvato in questo da quella grande compagine che è sempre stata l’o rch estra bolognese.
Applausi, commenti entusiasti
e ripetute chiamate
dei protagonisti. Buona
la prima, del Comunale,
con il grande successo della
Salomè. Una grande prova
di tutta la struttura teatro
che ha messo in archivio
polemiche e scontri
che hanno avvelenato il clima
interno con ripercussioni
anche sugli eventi. La
Salomè di Gabriele Lavia è
andata sul paco con scene
ridotte all’essenziale , dominate
dal colore rosso del
sangue che fin dall’i n iz i o
incombe sul dramma di Oscar
Wilde. Lavia mostra
prima una Salomè candida,
bianca, che subito dopo la
celebre danza dei sette veli,
dove la bravissima soprano
svedese Erika Sunnegardh,
si avvolge in un
manto porpora col quale
con fermezza ottiene la testa
di Giovanni. Testa che
non viene servita, come da
richiesta, sul consueto vassoio
ma appare enorme e
marmorea dallo squarcio
del pavimento già insanguinato.
Risultato di grande
effetto e suggestione visiva.
Eccellente il quartetto
dei protagonisti: oltre alla
superba principessa di
Erika Sunnegardh, il Giovanni
di Mark Doss, Robert
Brubaker (Erode) e Dalia
Schaechter (Erodiade).
L’attesa per il debutto bolognese
sul podio di un’opera
di Nicola Luisotti si è
mostrata giustificata: il direttore
toscano ha guidato
la nutrita orchestra pensata
da Richard Strauss con
mestiere, mantenendo lo
giusto equilibrio sonoro
tra buca e palcoscenico.
Coadiuvato in questo da
quella grande compagine
che è sempre stata l’o rch estra
bolognese.