Parte la stagione dei saldi Spesa media di 290 euro Ottimismo tra gli operatori dopo il test natalizio
Notizia pubblicata il 03 gennaio 2009
Categoria notizia : Turismo
OGGI scatta in tutta la regione la stagione dei saldi, anche se alcuni negozi, soprattutto del centro storico, li faranno partire solo lunedì o anche dopo la Befana.
Secondo le previsioni di ‘Telefono blu’, organizzazione di tutela dei consumatori, nella nostra provincia verranno spesi 38 milioni di euro, soprattutto per rinnovare il guardaroba e le scarpiere. In totale l’ammontare medio degli scontrini battuti per ogni famiglia ravennate sarà di 290 euro, con una flessione stimata del 12 per cento, sempre secondo i consumatori di ‘Telefono Blu’ rispetto all’anno scorso. Un calo comunque meno marcato di quanto si prevede a livello nazionale, dove le vendite di fine stagione potrebbero diminuire del 20 per cento. Tra gli operatori del settore commerciale del nostro territorio c’è comunque cauto ottimismo per l’avvio dei saldi, anche alla luce delle vendite registrate nel periodo natalizio che almeno in provincia di Ravenna hanno sostanzialmente tenuto le posizioni. Ci sono comunque state sofferenze in alcuni settori merceologici e in alcune aree del territorio.
A CONDENSARE gli umori degli operatori del commercio provvede Roberto Manzoni. Titolare di una delle botteghe storiche del centro di Ravenna. Manzoni è presidente nazionale di Fismo Confesercenti e presidente provinciale della Confesercenti. «L’autunno sul piano meteorologico è stato mite — osserva — e questo ha determinato un ritardo dell’avvio delle vendite di capi per la stagione fredda. Di fronte ad un clima finanziario nazionale ed internazionale tutt’altro che tranquillizzante — sottolinea — saranno questi dei saldi ‘anti-crisi’ per gli esercenti e per i consumatori un’occasione per acquistare a prezzi favorevoli». Manzoni ribadisce che per i commercianti è l’occasione per favorire la riduzione delle rimanenze di fine stagione e per puntare alla chiusura dei conti della stagione, anche di fronte agli aumenti dei costi fissi (a cominciare dagli affitti) e dalle conseguenze della contrazione dei consumi.
«I PROBLEMI ci sono certo, ma non mancano i motivi per affrontare con un po’ di ottimismo l’anno nuovo. Capacità di reazione, cultura del lavoro, dello stare insieme e ‘fiuto’ imprenditoriale — rimarca il presidente di Confesercenti — sono sempre stati nel dna degli operatori di questa provincia. Serve anche l’aiuto dei consumatori, testimoniato dalla stesse vendite di Natale, con sobrietà ,ma senza crolli. Così come servono adeguate risposte dalla politica, da Roma ai nostri territori, che non si deve ricordare di noi solo durante le elezioni».
«IN QUESTI ultimi anni — assicura Manzoni — il settore commerciale ha limato i ricarichi con senso di responsabilità, viste le difficoltà della clientela e il cambio delle priorità di spesa del consumatore. In ogni caso, come ogni anno ricordiamo da un lato le regole e il codice di autoregolamentazione a garanzia del rapporto di fiducia tra esercenti e cliente. E le raccomandazioni rimangono le stesse di sempre, in primis: frequentare i negozi abituali, dove si conoscono prodotti e prezzi reali, e quindi la veridicità degli sconti»
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