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Quando si beve per ubriacarsi
Notizia pubblicata il 03 agosto 2009
Categoria notizia : Night Life
DIVERTIMENTO sicuro e una corretta informazione sulle conseguenze dell’assunzione di droghe e alcol. Questo il filo conduttore del progetto SafeStyle che ieri sera ha animato con la sua storica postazione la discoteca Molo 95 di Cesenatico.
Stasera toccherà al Santa Fé di Marina di Ravenna, partner storico del progetto della Usl di Ravenna, sin dai suoi esordi quasi dieci anni fa. Ieri sera ha preso nuovamente corpo anche News in the Night, iniziativa in collaborazione con il Resto del Carlino, che promuove la lettura dei quotidiani tra i giovani. A fine serata il nostro giornale è stato dato in omaggio ai ragazzi che uscivano dalla discoteca. Lo stesso accadrà stasera al Santa Fé.
LA PSICOLOGA Manuela Martoni, responsabile del progetto, spiega che «i fattori di maggior rischio in relazione all’alcol sono rappresentati dall’aumento del consumo di alcolici fuori pasto, secondo il modello di consumo anglosassone; dal binge drinking, e cioè il bere per ubriacarsi assumendo in una sola occasione 5, 6 bicchieri o più di alcol, e dal consumo di alcol in età sempre più precoce. In Italia infatti si inizia a bere in media a 12 anni, 2 anni prima rispetto all’Europa». E aggiunge: «L’Europa ha il più alto consumo di alcol nel mondo e un consumo pro capite doppio rispetto alla media mondiale; l’alcol è il terzo fattore di rischio di morte e di disabilità ed il primo tra i giovani; le donne rappresentano il 20-30 per cento del consumo europeo di alcol: tale percentuale è la più alta del mondo».
A questo si aggiunge che «gli stili di consumo giovanili di alcol con l’aumento delle ubriacature e del binge drinking agiscono, spesso, come ‘ponte’ per l’accesso a sostanze psicoattive illecite».
LA RICERCA SafeStyle effettuata nei primi sei mesi del 2009, e basata sulle interviste a 2.292 giovani, rileva che la birra è la bevanda alcolica più utilizzata, seguita dal vino e dai superalcolici.
Un minorenne su tre consuma abitualmente (e cioè più volte nella settimana, tutti i giorni) birra, uno su sette vino, uno su cinque superalcolici.
Il fenomeno del binge drinking è una pratica comune al 7,1 per cento del campione, con una diffusione nettamente maggiore nei maschi rispetto alle femmine e con frequenza maggiore nella classe di età 18-25 anni.
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