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Occhio all’eroina tirata come la coca

Notizia pubblicata il 09 agosto 2009



Categoria notizia : Night Life


QUELLO di ieri sera, alla Villa delle Rose di Misano Adriatico, è per l’edizione 2009 di SafeStyle un ritorno. Il progetto che promuove la cultura del divertimento responsabile tra i giovani aveva infatti già fatto tappa nel locale a luglio

Gli operatori sono stati al centro di uno scambio costruttivo con i frequentatori della discoteca. E la serata è stata animata anche dall’iniziativa News in the Night che, all’interno di SafeStyle e in collaborazione con Il Resto del Carlino, promuove la lettura dei quotidiani tra i giovani. Al termine della serata il nostro giornale è stato dato ai ragazzi che andavano via.
MANUELA MARTONI, psicologa dell’Ausl di Ravenna e responsabile del progetto SafeStyle interviene su una delle droghe più pericolose: l’eroina.

«Con il termine oppiacei — spiega — vengono indicate le sostanze psicoattive derivate dall’oppio, come la morfina e l’eroina. L’eroina, molto comune negli anni ’70 e ’80, è una delle droghe più pericolose in commercio e provoca, in brevissimo tempo, una forte dipendenza. Oggi questa droga, non è più in primo piano nei consumi, che si sono orientati, negli ultimi 10 anni, dalle sostanze con un’azione deprimente sul sistema nervoso centrale (eroina) alle sostanze stimolanti (cocaina, anfetamine, ecstasy) sempre più funzionali alla ricreazionalità». Infatti, continua Manuela Martoni, viene utilizzata «come calmante per attenuare gli effetti delle sostanze stimolanti (cocaina - ecstasy). E le modalità di assunzione sono meno invasive di quella endovenosa, avvenendo per inalazione (sniffo o fumo).

«LE VIE INALATORIE rappresentano, anche a livello psicologico, un modo per non auto-percepirsi e non farsi percepire come drogati visto che, nell’immaginario collettivo, al tossicodipendente da eroina è associata la siringa, per cui si può valutarne l’uso come una pratica agibile. E ancora con modalità d’uso ricreazionali, non considerando la dipendenza fisica provocata dall’eroina. Per la generazione più giovane dei ragazzi minorenni o appena maggiorenni, la scarsa contiguità anagrafica con l’esperienza con l’eroina degli anni ’80 può avere inciso sulla minore percezione del rischio connesso all’uso e sulla maggiore propensione al consumo».

Queste recenti tendenze, conclude la psicologa, «stanno già evidenziando una problematicità che si esprime con un aumento di accessi ai servizi per le dipendenze patologiche di minorenni dipendenti da eroina». Il prossimo appuntamento con SafeStyle e News in the Night è domani sera al Bbk di Marina di Ravenna.

foto by http://www.flickr.com/photos/iltabe/