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Notizia pubblicata il 13 aprile 2010



Categoria notizia : Turismo


Una delle poche spiaggie libere rimaste a Rimini, quella di San Giuliano è in pericolo

Dopo l’inverno freddo e rigido, le mareggiate hanno causato l’erosione che è difficile da controllare. Per riuscire a combattere la natura testarda che vuole rubare “l’oro dell’Adricatico” (la spiaggia) è previsto l’intervento del Comune che porterà almeno 4.600 metri cubi di sabbia forniti gratis da Hera (che con la macchina vagliatrice ricicla quella ripulita d’inverno), verranno pagati solo il lavoro ed il trasporto.
L’intervento è in corso di perfezionamento degli atti amministrativi ed in attesa delle necessarie autorizzazioni, quindi partirà in ritardo, il 19 aprile. Dal 1° maggio non è più possibile intervenire perché inizia la stagione turistica, l’assessore all’Ambiente Andrea Zanzini ha assicurato che verrà chiesta una deroga fino al 28 maggio alla Regione (come è successo l’anno scorso) anche se sembra che10 giorni sono sufficenti per completare l’intervento.

Andrea Zanzini supportato da Chiara Stanley dell’assessorato all’Ambiente e da Fabio Betti presidente del Quartiere 5 Rimini Nord, ha tenuto una conferenza stampa intitolata “Tutela dell’arenile e della fascia costiera” dichiarando: “Il ripascimento puntuale è una neccessità constante del nostro litorale”. Gli sforzi dell’amministrazione comunale si concentreranno sui 7km della parte Nord del litorale Riminese, quella più colpita dall’erosione. Verranno utilizzati 27mila euro per riprofilare la battigia del lido e della spiaggia libera di San Giuliano. Verranno anche esportati circa 2000 metri cubi di ghiaia presente lungo la battigia della spiaggia.
Tantissime le critiche per un’altro intervento che costerà 34mila euro che prevede le segatura di alcuni scogli per circa due terzi ciascuno per riuscire a troveare un equilibrio migliore delle correnti e per la pulizia delle acque di balneazione tentando di ridurre l’erosione della spiaggia a sud del porticciolo di Viserba. Zanzini avrebbe dichiarato: “L’intervento è sperimentale e reversibile. Infatti i massi prelevati saranno lasciati in loco, a mare degli scogli soffolti”.

Un esperimento simile è stato fatto a Igea Marina, che però non è riuscita a risolvere il problema dell’erosione della spiaggia.
Fabio Betti, presidente del Quartiere 5, ha manifestato la sua approvazione per l’intervento che prevede un monitoraggio completo per circa 500 metri a Nord e Sud della fossa Sortie.
A Viserbella procesono i lavori di prelevamento testate di scogli franati sul fondo per poi ricostruirli. I lavori non vengono pagati ma ‘barattati’, con il ricavato dall’asportazione della ghiaia alla foce del deviatore Marecchia.