Meno voli low cost, operatori turistici in ansia. Le nuove strategie di Ryanair allontanano alcuni mercati esteri. Cambia la promozione
Notizia pubblicata il 04 agosto 2008
Categoria notizia : Turismo
LO SCALO aeroportuale forlivese perde alcuni voli internazionali Ryanair deviati su Bologna. La notizia é arrivata nel tardo pomeriggio di giovedì scorso ed é apparsa sui giornali la mattina successiva, lasciando tutti, operatori turistici, amministratori e politici, senza parole.
E mentre dal 'Ridolfi' direttore generale, e direttore marketing, rispettivamente Rodolfo Vezzelli e Alessia Viviani si affrettano a dire che «Forlì non perderà neanche un passeggero»,
sulla costa il realismo degli operatori resta un po' al palo. E la preoccupazione c'é. Intanto perchè a quanto pare a Bologna si brinda, poi perchè, nonostante la promessa dell'arrivo di altri voli a Forlì, per ora non c'é nulla di certo. Si parla con insistenza di nuovi collegamenti interni, soprattutto col Sud Italia e con le isole. I nomi che circolano sono Trapani, la Sardegna, la Calabria e la Puglia. Con questa iniziativa
Ryanair fondamentalmente intende aggredire la quota di mercato dei voli interni detenuta da un'Alitalia sempre più in crisi, ma dovrebbero arrivare anche due voli internazionali. Si perdono però quelli già acquisiti, a cominciare da Bruxelles e da Dublino.
IL RIMESCOLIO di carte farà cambiare anche le strategie di promozione di Cervia? Per l'amministratore delegato di CerviaTurismo, Patrizia Vignali «probabilmente sì, almeno in parte». La notizia «é arrivata di sorpresa e quindi stiamo ancora tutti alla finestra. Il piano fiere non é ancora pronto, lo presenteremo a settembre e le prime due in ordine di tempo sono Lugano, sulla quale continuiamo a puntare e Bruxelles». A dispetto della perdita del collegamento con il Belgio, non cambieranno i piani di promo-commercializzazione sull'area, anche perchè, prosegue Vignali «il grosso del mercato é ricoperto dai grandi bus operator, e quindi il margine per lavorare rimane alto».
VIENE a cadere invece il rapporto, mancando il vettore, con l'Irlanda, su cui soprattutto l'assessorato al turismo ha molto puntato nell'ultimo anno. Ma si tratta di numeri piccoli che potrebbero essere rimpiazzati facilmente dai voli interni, ma anche da uno sguardo a nuovi mercati. In cima alla lista c'é la Russia, dove già operano i due gruppi alberghieri più grandi, Select e Premier, ma ci potrebbero anche essere sorprese.
«La scelta di Ryanair - continua Vignali - potrebbe essere solo commerciale, perchè Bologna ha flussi maggiori e mercati diversi, sia quello di lavoro, che il turistico, e le compagnie aeree guardano a questo. Il cambio non é di per sè negativo, potrebbe voler dire accogliere nuovi turisti e lavorare su nuovi mercati». Il suo ottimismo non é supportato da quello degli operatori, che in questi giorni hanno i visi lunghi. Per ora si lavora in silenzio. Forse qualcosa può ancora cambiare.
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