Ryanair porta la base ma dirotta i voli esteri 'Risultato importante'. Rusticali (Seaf): 'Avremo nuovi collegamenti'
Notizia pubblicata il 01 agosto 2008
Categoria notizia : Fatti Curiosi
SEAF, Ryanair, Comune, Regione: tutti contenti. L'accordo che ha fatto dell'aeroporto 'Ridolfi' la trentesima base della compagnia irlandese (la quinta in Italia) é stato presentato in pompa magna ieri pomeriggio in Municipio.
Ieri mattina la stessa 'cerimonia' - arricchita dal pirotecnico capo di Ryanair, Michael O'Leary - a Bologna. «Un bel risultato che deluderà chi scommetteva su una lite tra Bologna e Forlì» ha rilevato trionfante l'assessore regionale Alfredo Peri, fine tessitore di un sistema integrato tra gli aeroporti regionali che nei fatti non é mai decollato.
LA CONTESA tra gli ex alleati Forlì e Bologna - attizzata anche dal sindaco Cofferati - si é risolta dunque in un doppio accordo con Ryanair, che sicuramente ride, visto che per basare i suoi velivoli al 'Ridolfi' (uno da marzo 2009, due in seguito) e due al 'Marconi' (due dal giugno 2010, tre in seguito) incassa sostanziosi incentivi. Cifre top secret, ma da tempo si parla di qualcosa come 1,3 milioni di euro ad aereo. Al contempo la compagnia irlandese leader dei voli a basso prezzo ricalibra la sua strategia, trasferendo da ottobre i voli internazionali a Bologna e puntando su Forlì come snodo per nuovi voli nazionali, in particolare verso le isole e l'Italia meridionale, col chiaro obiettivo di inserirsi in un mercato sguarnito dalla crisi Alitalia.
La perdita dei collegamenti internazionali non é uno choc per la Seaf. Almeno in apparenza. Coi nuovi voli interni Ryanair promette un traffico di 400 mila passeggeri l'anno, lo stesso numero generato dalle attuali tratte per Londra, Barcellona, Valencia, Dublino, Bruxelles, Birmingham e Francoforte. Dunque la prospettiva é quella di un pari e patta.
RUSTICALI però si dimostra largamente ottimista: «Per noi é un grosso risultato. Con questo accordo decennale Ryanair riconferma la sua fiducia in Forlì. Ci saranno nuovi voli, anche altri di carattere internazionale non concorrenziali con Bologna. E poi ci stiamo già muovendo per sostituire i voli 'tagliati' con altre compagnie. L'obiettivo di Seaf restano i due milioni di passeggeri nel 2010».
Fatti questi conti, l'attivo della Seaf in questa 'transazione' di sponda coi cugini del 'Marconi', é l'arrivo della tanto sospirata base. Che in soldoni significa un aereo e un equipaggio gravitanti sul nostro scalo. Con una ricaduta positiva non solo in termini di indotto di tecnici e manutentori (una cinquantina di posti di lavoro) ma anche di possibilità di aprire nuove rotte.
L'ACCORDO viene presentato dunque come l'ennesima svolta per il rilancio dell'aeroporto perennemente in deficit (nel 2007 ben 3,8 milioni di euro). «Confermiamo che il Ridolfi é una struttura essenziale per lo sviluppo del territorio» ha detto il sindaco Nadia Masini.
«Ryanair é brava a fare i conti - ha aggiunto l'assessore regionale Peri - e se ha puntato sulla nostra regione, con due basi a Bologna e Forlì, vuol dire che la reputa fortemente attrattiva. Infatti abbiamo forti potenzialità di crescita. Il ruolo del Ridolfi? La Regione riconferma la propensione ai voli low cost di questo scalo in un quadro di complementarietà con gli altri aeroporti. L 'accordo con Ryanair é un passaggio positivo per la costituzione, direttamente o indirettamente, di un sistema regionale integrato».
Addirittura raggiunte Alessia Viviani, direttore vendite e marketing Ryanair per il Sud Europa: «Investiremo 70 milioni di dollari per posizionare un aereo al Ridolfi. Anche in un momento di crisi la nostra compagnia vuole crescere. La scelta di Seaf ha assicurato il futuro dell'aeroporto per molti anni a venire».
paolomargari