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Nel segno di Juan Diego Florez prima di sbarcare in Giappone Il recital del tenore con maxi-schermo in piazza. Poi la tournèe

Notizia pubblicata il 19 giugno 2008



Categoria notizia : Musica


NON SARA', probabilmente un'edizione da record per il pubblico presente in assoluto («La crisi si fa sentire dappertutto», spiega il sovrintendente Gianfranco Mariotti), ma un record é già  stato battuto: le prime delle tre opere della 29ª edizione del Rossini Opera Festival sono andate esaurite con tre mesi d'anticipo.

Salvo rinunce é praticamente impossibile trovare posto per le due nuove edizioni di opere del Rossini serio in cartellone (Ermione e Maometto II), non ci sono più biglietti nei teatri allestiti all'AdriaticArena per la ripresa de L'equivoco stravagante nella versione firmata da Emilio Sagi. «E' l'effetto Florez, bisogna dire la verità Â», aggiungono in coro Gianfranco Mariotti ed il direttore artistico Alberto Zedda che proprio ieri hanno presentato a Roma l'edizione in programma dal 9 al 23 agosto.

Il tenore rossiniano, che é stato lanciato proprio dal festival pesarese, terrà  un concerto attesissimo il 9 agosto, in apertura del Rof con un programma particolare dedicato al Rossini romantico e pre-romantico. Con pagine tratte da La donna del lago e dal Guillaume Tell, Juan Diego Florez ha messo insieme un vero e proprio omaggio al festival ed al grande compositore pesarese non a caso intitolato «Il presagio romantico». Nell'occasione il maestro Alberto Zedda dirigerà  l'Orchesta della Comunità  Valenciana, che ha come direttore musicale nientepopodimeno che Lorin Maazel.

JUAN DIEGO FLOREZ in poco più di dieci anni é diventato una star internazionale, paragonabile solo ai grandissimi del belcanto. E, come notorietà , non molto lontano da Luciano Pavarotti. Il suo matrimonio a Lima, con tanto di carrozza tirata da otto cavalli bianchi, non é passato inosservato. Florez garantisce il tutto esaurito a prescindere, di qui l'effetto trascinamento indicato da Mariotti. Non solo. Per evitare veri e propri assalti, il festival terrà  anche un'anteprima generale ad inviti per le autorità  cittadine e regionali, mentre l'amministrazione comunale provvederà  ad un maxi-schermo da installare in piazza del popolo. Se non siamo alla Florez-mania poco ci manca.

NON DI SOLO starsystem vive, com'é noto, il Rof. «Rilanciano ancora una volta il Rossini serio e meno praticato, confermiamo, peraltro che, il nostro lavoro di recupero del sommerso rossiniano - specifica Mariotti - é ormai arrivato al traguardo. Il prossimo anno faremo Sigismondo, l'ultima opera di cui siamo in possesso dell'originale rossiniano. E nel giro di due-tre anni completeremo il recupero totale». Ma sia per il festival che per la Fondazione Rossini c'é tanto altro da fare.

INTANTO si conferma la vocazione internazionale del festival. A novembre é in programma una tournèe in Giappone: «Senza un euro di sovvenzione da parte dello Stato italiano». Sette rappresentazioni di Otello, Maometto II e Le nozze di Teti e Peleo con la direzione di Alberto Zedda e Gustav Kuhn. In questi giorni il fisco americano ha riconosciuto ufficialmente l'associazione «Friends of the Rof», consentendo di scaricare le donazioni fatte al festival. La versione Usa degli amici del Rof é presiduta da Gary Gordon e ha nel comitato d'onore super personaggi come Abbado, Anderson, Blake, Horne, Merritt, Ramey e Ronconi.

(foto di http://www.flickr.com/photos/paysage_du_temps)