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Si apre il cortile e parte la giostra

Notizia pubblicata il 05 agosto 2009



Categoria notizia : Musica


N PO’ STAMPELLA del Rof buttando buona colla sotto i piedi del pacchetto-spettatori del Rossini Opera Festival con tre concerti al pianoforte di altissimo livello; un po’ popolar-folcloristico con le nozze di Costanzo Sforza con Camilla d’Aragona.

Spettacoli sparsi lungo la zona mare per far poi confluire tutti a Rocca Costanza per una grande kermesse finale: una giocata da pifferaio magico. Quindi una serata dedicata all’arte, creativa, nuova e sperimentale «che ha attirato duemila persone lo scorso anno» dice Ilaro Barbanti. E non è finita perché il cartellone di Rocca Costanza propone anche una serata tutta dedicata alle canzoni di Fabrizio De Andrè con l’Orchestra Sinfonica Rossini guidata dal direttore-compositore Roberto Molinelli e la voce di Franz Di Cioccio della Premiata Forneria Marconi. Il tutto con un’apertura, domani con un ever green: «I Carmina Burana»; venerdì, a squilli di ottoni, richiamo ai giorni centrali di Rocca Costanza con il gruppo «Milano Luster Brass».
MUSICA dotta e colta, spettacolo ed anche arte per questa iniziativa giunta alla sua quinta edizione ed ormai passata sotto le mani del suo ‘inventore’, e cioè il presidente del consiglio comunale Ilaro Barbanti, il primo a «sbattersi» in questa città per riaprire, almeno d’estate, il grande cortile centrale della fortezza. Grande resa e poca spesa: l’Ente Concerti, guidato da Guidumberto Chiocci, ha un budget di 30.000 euro, altri 15mila li spende, fra tutto, l’amministrazione comunale, rappresentata anche dal nuovo assessore alla cultura, Gloriana Gambini. Ma qualcosa entra con la vendita dei biglietti ed altri soldi arrivano dalle sovvenzioni a partire dalla Fondazione della Cassa di Risparmio, 20mila euro.

Sorvolando su tutto il resto, anche quest’anno un agosto tutt’altro che male, solo alla luce dei tre concerti di pianoforte perché si viaggia sul top del settore con Massimiliano Ferrati (assonanze Hayden-Rossini), Bruno Canino che accoppia Rossini a Mendelssohn e Roberto Prosseda, anche lui ancorato all’accoppiata Rossini-Mendelsshon di cui è un grande esecutore: una sua recente incisione gli ha dato risonanza internazionale. Questi tre concerti sono in collaborazione con il Rof che ha rinunciato ai tre assoli per problemi con il «Pedrotti».LA NOTA FINALE all’assessore Enzo Belloni. Due tedeschi davanti alla casa di Rossini vedono le statuette del Cigno in vendita nella vetrinetta e chiedono: «Ma questo è Rossini oppure Pavarotti?». Forse qualcosa non funziona nello stagno mediatico.

foto by http://www.flickr.com/photos/jody_art/