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Rof, la 'Gazza' di Michieletto conquista il Premio Abbiati

Notizia pubblicata il 29 aprile 2008



Categoria notizia : Cultura


NUOVO importante riconoscimento per il Rossini Opera Festival: il regista Damiano Michieletto si é aggiudicato il Premio Abbiati per la messinscena della Gazza ladra presentata al festival pesarese la scorsa estate.

Il premio, recita la motivazione, é stato assegnato « per l'originalità  e la brillantezza con cui ha ricreato in palcoscenico la Gazza ladra al Rossini Opera Festival di Pesaro». Lo spettacolo, realizzato interamente nei Laboratori del Festival, fu uno dei più grandi successi della scorsa stagione, con quattro esauriti da un migliaio di posti l'uno e una lunga lista di attesa inevasa.

Il riconoscimento ad un regista che proprio a Pesaro si rivelò nel 2004 con Il trionfo delle belle di Pavesi premia anche la linea del festival rossiniano, da sempre volta a trasmettere il messaggio originale del compositore utilizzando i codici espressivi dello spettatore contemporaneo. Il Rof si é già  aggiudicato più volte l'Abbiati: l'ultima volta fu nel 2004, con la Matilde di Shabran messa in scena da Mario Martone.

IL PREMIO ABBIATI é il vero e proprio Oscar italiano della musica 'colta': giunto alla sua 27° edizione, esso é assegnato sulla base dei giudizi espressi da una qualificata giuria formata nell'ambito dell'Associazione Nazionale Critici Musicali. La consegna del premio avverrà  domenica 25 maggio alle 17 al Teatro Donizetti di Bergamo: la cerimonia sarà  curata dal comitato organizzatore, in collaborazione con il Festival pianistico internazionale 'Arturo Benedetti Michelangeli' e il patrocinio del Comune di Bergamo.

MICHIELETTO é un regista trentenne e il suo allestimento della Gazza all'AdriaticArena é stato davvero felice: per lui tanti applausi ma anche qualche mugugno da parte degli spettatori più tradizionilisti. Il regista ha scelto infatti di trasformare nel sogno di una bambina, utilizzando un mimo, la narrazione dell'opera rossiniana che musicalmente é una cattedrale a fronte di una drammatizzazione fin troppo semplice e statica. Michieletto si é potuto permettere colpi di scena spettacolari e veri e propri «effetti speciali» come la pioggia «vera» che si abbatte sui protagonisti nel secondo atto. Un premio davvero meritato per un allestimento straordinario.  

(foto di http://www.flickr.com/photos/ziowoody)