
Ronaldo lascia a 34 anni
Notizia pubblicata il 15 febbraio 2011
Categoria notizia : Sport
Addio Ronaldo.. dopo essere stato due volte campione del mondo, due volte Pallone d’oro, tre volte Fifa World Player e miglior goleador di sempre dei mondiali con 15 gol (superando i tedeschi Kose e Muller), a soli 34 anni, conclude la sua carriera. La conferenza stampa, trasmessa su ‘Globo tv’, è stata piena di lacrime, pause e silenzi. Ronaldo ad un certo punto ha confessato “mi sembra di morire” e poi uno dei suoi figli lo ha preso per mano per consolarlo.
Moratti lo ha definito “il miglior centravanti della storia dei mondiali”, il suo gioco scattante ha regalato emozioni (e dolore) a diverse squadre come Brasile, Italia, Olanda, Milan, Internet, Barcellona e Real. La rivista specializzata in calcio nazionale “World Soccer” lo ha messo al tredicesimo posto nella classifica dei campioni del ventesimo secolo, dopo Pelè, Maradona, Cruyff, Beckenbauer, Platini, Di Stefano, Puskas, Best, Van Basten, Eusebio, Yashin e Charlton. A nostro parere, una valutazione poco equilibrata anche perché nella lista non viene menzionato il grande Garrincha. Ronaldo si merità di più, ma nella sua terra fa parte dell’Olimpo del calcio.
Il calciatore ha dichiarato: “Il mio corpo non mi risponde, negli ultimi due anni gli infortuni hanno continuato a colpirmi da una parte all’altra del corpo, da una gamba all’altra, e devo dire basta, non ce la faccio più” con un filo di voce ha poi ringraziato tutti anche gli avversari meno leali in campo. Ronaldo ha voluto rispondere a chi lo ha criticato per i suoi chili di troppo. Ha spiegato che sin dal 2007, quando era nel Milan, ha scoperto di soffrire di ipotiroidismo, una malattia che rallenta il metabolismo e dato che i medicinali per controllare gli ormoni, nel mondo del calcio, sono considerati doping, non ha pututo rallentare la crescita di peso.
Ronaldo è il figlio di un venditore ambulante di uno dei quartieri più malfamati di Rio, nonostante la povertà, grazie al suo talento è riuscito a scalare i vertici del pallone diventando una leggenda con le sue accelerazioni e il doppio passo a super velocità, un mix di tecnica e potenza.
Putroppo però dopo lo strappo del tendine rotuleo e gli altri infortuni tremendi Ronaldo si ritira, per dedicarsi ai suoi quattro figli (che ha avuto da relazioni diverse), all’agenzia e alla sua fondazione.