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Griffin, l'americano che ha rinnegato il poker per il busso, striscio e volo

Notizia pubblicata il 08 novembre 2007



Categoria notizia : Fatti Curiosi


L'AMERICA, il paese del poker. "No, io non amo per niente il poker". Eppure é americano.

 E Forlì, città  attraversata in lungo e in largo dalla passione per il marafone, di americani ne ha amati pochi altri come lui.

Lui é Rod Griffin (nella foto), stellare giocatore di basket capace di entusiasmare una generazione. Non ama il poker, ama il marafone.

"Che c'é di strano? Fa parte dell'integrazione-dice -. Come ho dovuto abituarmi a mangiare pasta, allo stesso modo mi sono trovato davanti a questo gioco che non conoscevo per nulla. Che si trova solo qua, in Romagna".

Rod, oggi 51 anni, si trovò con le carte in mano sul pullman, con la tuta della JollyColombani. Chi vinceva? "Ricordo che Adolfo Marisi, il nostro vice-allenatore era il migliore e spesso portava a casa le giocate".

A sua volta ex giocatore, forlivese doc e irrobustito da decenni di partite in pullman. E non é detto che il match con le carte fosse meno sentito di quello con la palla da basket.

Quanto ci si giocava? "Cinquemila lire, non certo mezzo stipendio". Ma i confronti erano accesi, possiamo giurarci.

Quello che conta sono i maestri e Rod ne ha avuti di buoni: i romagnoli compagni di squadra e il suocero. "Quando mi sono sposato, qui a Forlì, ho cominciato a giocare anche in famiglia.

E il padre di mia moglie é uno bravo". E così Rod l'americano é diventato sempre più romagnolo. Anche grazie a bastoni, spade, denari e coppe.