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La musica ribelle esce allo scoperto. Sabato al via 'Rocker 2009'

Notizia pubblicata il 21 aprile 2009



Categoria notizia : Eventi


E’ IMMAGINATO come un confronto tra generazioni sul tema, dibattuto da Elvis Presley in poi, del rapporto tra la musica e le pulsioni ribelli delle generazioni più giovani, il festival Rocker 2009.

Arrivata alla quarta edizione, l’unica rassegna che, con criteri rigorosi, propone al pubblico bolognese un percorso per le vie sotterranee del rock internazionale ha scelto quest’anno di tracciare le relazioni possibili tra scene e geografie apparentemente lontane. Nello spazio, ma anche nel tempo. Sette gli appuntamenti. Ad iniziare dall’omaggio, in apertura, alla più tormentata stagione della musica elettrica americana generata dalla rabbia ‘senza futuro’ del punk.
SABATO si esibiranno all’Estragon i Butthole Surfers, band che, alla fine degli anni ‘70, tentò, dal Texas profondo, un attacco stridente alle convenzioni del rock sudista. Scegliendo la strada della distorsione e dell’irriverenza per raccontare un frammento di America che aveva davvero preso sul serio l’estetica ‘ della negazione’ strillata dai Sex Pistols. Il gruppo riuscì a filtrare questo furore iconoclasta con le armonie psichedeliche che da Woodstock aleggiano tra le menti più creative della nuova musica americana. Adesso tutti ultracinquantenni, i musicisti tornano sulla strada per raccontare un’epoca ormai storicizzata.

Nel programma, a fare da contrappunto alla loro raccolta di ricordi, i post adolescenti ribelli francesi The Teenagers (il 2 maggio al Covo), una specie di Babyshambles meno autodistruttrivi e ancora più attenti a piacere alle riviste patinate di moda che, infatti, li hanno eletti paladini di una “gioventù attenta ai marchi” e protagonista di quelle feste alle quali nessun genitore o fratello maggiore verrà mai invitato. Arrivano per la prima volta in Italia per presentare l’album d’esordio, Reality Check. Tra questi due opposti, il programma svela interessanti sorprese. Come il folksinger americano Bonnie Prince Billy, (29 aprile, Estragon), rivelazione della musica tradizionale, amato dal ‘padre spirituale’ del country Johnny Cash, che ha duettato con lui in I See a Darkness.

CON LA SUA immagine da uomo dei boschi, Prince Billy (vero nome Will Oldham) usa la chitarra come fosse un antico cantastorie alla Woody Guthrie, uno di quei cantanti per i quali la ‘strada’ è il terreno naturale di crescita e formazione artistica, senza tenere in alcun conto le esigenze del mercato. Come dimostra la sua prolifica produzione, più di un disco all’anno, oltre a tantissime collaborazioni. Il festival offre al pubblico bolognese anche due esclusive. The Rakes (8 maggio, Covo), band dell’ultima ondata brit pop, coetanie e amici dei Franz Ferdinand, e come loro ossessionati dagli anni ‘’60 e da David Bowie ed i rocker di Washington Trail of Dead (9 maggio, Estragon). Completano il programma, i Get Well Soon (30 aprile, Covo) ed i Love is All (6 maggio, Covo). Unica nota stonata, l’annullamento della consueta piccola appendice estiva del festival, Julive, per il quale il Comune, quest’anno, oltre ad escludere ogni genere di finanziamento, non ha nemmeno trovato gli spazi che gli organizzatori avevano chiesto.
Per informazioni, tel. 051 241554

foto by http://www.flickr.com/photos/petname