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La vera storia di Robin Hood. Regalava il bottino delle rapine
Notizia pubblicata il 23 febbraio 2008
Categoria notizia : Fatti Curiosi
FOLGORATO sulla via di Roma. E' stato rientrando a Rimini da Roma, dove vive la sua famiglia, che Pasquale D'Angelo si é convinto: per dare una mano ai barboni che vedeva alla stazione doveva trasformarsi in un moderno Robin Hood. E' stato così che ha rapinato banche per poi distribuire il bottino.
Confuso, sconcertato, é comparso ieri davanti al gip, Pasquale D'Angelo il trentasettenne tarantino arrestato dai carabinieri giovedì mattina. Alle 10 aveva rapinato la Banca Nazionale del Lavoro e poi si era messo a distribuire banconote in via Pascoli. Ma era già il suo secondo giorno da eroe di Sherwood perché lunedì alle 13 aveva rapinato la Cassa di Risparmio di Forlì di via Dante e poi aveva dato i 2500 euro «guadagnati» ai barboni che aveva trovato in stazione.
ASSISTITO dall'avvocato Luca Greco, il rapinatore,
decisamente disturbato psicologicamente, si é avvalso della facoltà di non rispondere e il giudice ha deciso che per ora resterà in carcere. Non ha accordato all'uomo, almeno per ora, gli arresti domiciliari nella comunità di Borghi della papa Giovanni presso cui l'uomo stava prestanto servizio come volontario già da un paio di anni.
Il suo difensore, Luca Greco, pensa di avanzare richiesta di perizia psichiatrica per il giovane uomo.
D'Angelo, che in passato aveva avuto problemi di dipendenza da droga, ora stava bene, almeno fino a qualche mese fa e in comunità ci era arrivato attraverso un percorso sociale. Da due anni era volontario in una comunità del Riminese e mai aveva dato problemi. Gli operatori della Papa Giovanni lo descrivono come una persona buonissima, molto altruista.
In gennaio però era morta sua madre che, con il resto della famiglia, viveva a Roma. Questo lutto lo aveva sconvolto. Ha inziato comportandosi in maniera un po' strana. Andava spesso a Roma e quando tornava si fermava in stazione a dormire con i barboni.
MARTEDI' sera aveva parecchio esagerato con l'alcol tanto é vero che era dovuta intervenire un'ambulanza del 118 che lo aveva portato al pronto soccorso. Era stato messo in sesto, ma evidentemente una volta fuori ha ripreso, tanto é vero che alle 10, prima di andare a rapinare la banca di via Pascoli, si era già fatto servire un cointreau al bar Picador.