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Per il mare, in carrozza. Solo andata I treni 'dimenticano' i Lidi ferraresi e ravennati. Orari impossibili al rientro

Notizia pubblicata il 10 giugno 2008



Categoria notizia : Turismo


AUTOSTRADE intasate e file chilometriche ai caselli: una tipica cartolina di ogni estate romagnola che si rispetti. E chi volesse evitare di passare ore su ore in macchina per fare meno di cento chilometri? Potrebbe sempre prendere il treno, se solo il servizio venisse incontro ai bisogni dei turisti.

La situazione del trasporto su rotaia diretto verso il mare é infatti critica, come dimostrano gli orari dei treni che collegano l'entroterra con le spiagge romagnole. In una qualsiasi domenica d'estate, per esempio, ai lidi ferraresi ci si arriva solo in macchina. La linea che arriva più vicina alla costa é infatti quella Ferrara-Codigoro.

La situazione migliora leggermente per chi si volesse dirigere a Cervia: i treni ci sono, solamente é necessario armarsi di un po' di pazienza e prepararsi, oltre che al cambio (a Ravenna o Faenza), anche a muoversi per tempo.

I disagi sono concentrati soprattutto nel ritorno, considerato che, se si perde il diretto per Bologna delle 19.14, bisogna aspettare le 19.58 e prepararsi a cambiare a Ravenna, per un totale di quasi due ore di viaggio. Per chi si dirige a Rimini l'offerta di treni permette qualche scelta, e qualche comodità , in più. Oltre ai regionali - che in media impiegano circa un'ora e mezza per collegare la città  romagnola con Bologna - i turisti possono scegliere anche tra Intercity e Eurostar, per un viaggio che dura circa un'ora se diretto al capoluogo di regione.

Nel complesso, dunque, un servizio che non é in grado di andare incontro alle variegate esigenze dei turisti, rivelandosi incapace di diventare una reale alternativa all'uso della macchina.

La possibilità  di un incremento di treni diretti verso la Riviera nei prossimi mesi é impossibile - fanno sapere dall'assessorato regionale dei trasporti - anche se verranno garantiti gli adeguamenti 'stagionali', già  attivi negli ultimi anni, che porteranno 17 treni in più sulla tratta Bologna-Ancona e 16 su quella Ferrara-Ravenna-Rimini. I più grandi ostacoli per migliorare qualità  e frequenza del servizio sono due: la scarsa disponibilità  di treni e la mancanza di personale delle Ferrovie.

Sul primo versante la Regione garantisce un impegno concreto per i prossimi anni. Oltre ai 189 milioni finora investiti sono in arrivo altri fondi: 10 milioni per il 2009 dalle casse regionali e 26 milioni in corso di assegnazione dal ministero. Scopo: un graduale ricambio dei treni - la cui età  media é di 25 anni - e, soprattutto, un ampliamento dell'offerta dei treni locali.

(foto di http://wwaw.flickr.com/photos/1ncognito)