La forza dirompente del'salotto' vista mare
Notizia pubblicata il 03 giugno 2008
Categoria notizia : Turismo
RIVIERA, tendenza Riccione. Una strada senza ritorno per gli altri Comuni della costa. La potenza simbolica della nuova promenade li costringerà a inseguire, alla conquista dell'ultimo lembo di terra sottratto ai bagnanti. Le auto vengono inghiottite dal sottosuolo, ogni traffico - automobilistico, mercenario, criminale - soppiantato.
Riccione si riappropria della vista mare. Lo fa prima degli altri, dopo un ventennio di incubazione (il primo atto di indirizzo risale ai tempi di Terzo Pierani) quell'idea diventa materia: marmo, cemento, palme e fontane. Fuminante la battuta del sindaco Imola, stuzzicato sui nomi illustri messi in campo da Rimini per realizzare il suo lungomare. «Hanno arruolato Jean Nouvel? Sarà , ma per ora invél».
 Ma nella riviera degli slogan facili, d Citazione dialettale interpretabile come un «non vanno da nessuna parte». I soliti riccionesi, é il prevedibile commento che si alzerà nei dintorni di piazza Cavour.el 'fare sistema' tanto predicato poco praticato, il campanilismo ha ancora la sua forza. La guerra dei Palas ne é la conferma. Quella dell'audience, la consacrazione. Ognuno fa la sua gara, corsi e ricorsi di una storia passata a sbirciare nel giardino del vicino.
Artiglieria pesante, quella che i riccionesi hanno puntato sulla costa. Obiettivo la spartizione delle presenze congressuali, e il potenziamento dell'offerta balneare. Sullo stesso fronte hanno combattuto gli operatori turistici. Hanno speso milioni di euro per finanziare l'opera, ricavandone parcheggi e una piazza naturale che dalla porta di casa si spinge fino alla sabbia. Chapeau. Soprattutto di questi tempi, figli dell'assistenzialismo.
Del «salotto» hanno saputo creare una copia. Con vista sul mare.
(foto di http://www.flickr.com/photos/noek)