Tornano i progetti di ripascimento della costa

Sono 70mila i fondi regionali, gestiti attraverso l’ex Genio civile, per procedere con il ripascimento classico necessario per riempire i ‘buchi neri’ presenti nelle zone antistanti gli scogli più malmessi come nella zona di Bellaria centro, Cagnona (intorno a via Abbazia), Igea zona via Italico e Igea porto nell’area del famigerato “pennello” che doveva preludere il cantiere darsena.

La sabbia verrà prelevata in mare vicino alla riva nelle zone dove c’è troppa sabbia come al Rio Pircio a Igea, tra la battigia e gli scogli e sarà utilizzata per allungare e rinforzare la spiaggia nelle zone più povere. L’assessore all’Ambiente Stefano Gori, ha spiegato che c’è una novità per quanto riguarda la sabbia ottenuta dalla pulizia e vagliatura con gli appositi macchinari di Hera e ha aggiunto: “La Conferenza dei servizi si è svolta a fine agosto, per partire rapidamente coi bandi di gara in autunno. Fare i prelievi molto presto, sfruttando al meglio le basse maree di gennaio e febbraio. E fare ripascimento in aprile – maggio”.

Sembra però che siano in corso studi tecnici per sperimentare nuove tecniche di ripascimento strutturale, non sono stati ancora forniti molti dettagli, verrà scelto uno dei buchi neri già citati e probabilmente si punterà sulle correnti sottomarine, sulle imboccature degli scogli e su accomuli e spartizioni di sabbia. L’intenzione e di risolvere il problema dell’erosione per alcuni anni e non dover mettere le ‘pezze’ soltanto dopo alcuni mesi, prosciugando i fondi regionali.