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Dopo la vittoria il Giallo ricorda il fratello del Capo Rione, morto in un incidente stradale 'Questa vittoria è dedicata a Marco Testa'

Notizia pubblicata il 16 giugno 2009



Categoria notizia : Sagre Feste


IL RIONE Giallo ci ha preso gusto. Dopo 39 anni di astinenza nelle corse equestri, nell’arco di due anni sono arrivate altrettante bellissime affermazioni alla Bigorda d’Oro.

Ormai è pronto per tornare a vincere anche il Palio, che manca dal 1969. Come l’anno passato, il Giallo ha trionfato con il ventitreenne Daniele Ravagli e un magnifico ‘What Is’, sicuramente il migliore dei destrieri visti in campo, anche se Begonia del Verde non è dispiaciuta. Il Giallo allunga così la striscia di vittorie in questa Giostra, e mantiene in auge la sua scuderia, apparsa ben determinata e preparatissima.

L’albo d’oro del Rione Giallo, vede salire a tre i successi nelle competizioni equestri faentine: 1Palio, due Bigorde d’Oro, (terzo in classifica alla pari di Verde e Rosso.) Alla sua sesta partecipazione nella gara dei giovani, Daniele Ravagli, nella vita impiegato, ha nuovamente conquistato lo scettro delle Bigorda con sei scudi. «Mi ero posto l’obiettivo di vincere con otto scudi, facendo l’en plein; non ci sono riuscito e mi dispiace molto, comunque avevo un grande cavallo; poi, dopo quell’errore quando correvo da solo, ho tirato fuori ancora più grinta». Ravagli poi tiene a precisare: «Se la vittoria del 2008 è stata un sogno, quella di quest’anno è il coronamento di una grande lavoro di tutta la scuderia; la dedico a tutti i sostenitori e a chi lavora per il Rione Giallo e a Marco Testa, che non c’è più».

«È UNA gioia diversa quella che da la vittoria di quest’anno — dice Stefano Testa, capo rione del Giallo — a noi non piace vincere facile, ma devo fare i complimenti a tutta la nostra scuderia, che lavora tanto, che ha consapevolezza del potenziale di cui dispone e che cerca sempre di progredire ed esser competitiva in ogni gara». Il binomio del Giallo ha corso anche la tornata più veloce con 12’ e 20” e, il più regolare nell’arco delle otto tornate. Appena ritirata la Bigorda D’oro, una delegazione del Giallo, uscita dallo stadio si è portata in via Oberdan all’altezza dell’albero dove è avvenuto il tragico incidente stradale a Marco Testa, fratello del capo rione, per ricordarlo e dedicargli questa vittoria.
SECONDO posto per Andrea Bonoli del Verde su Begonia autore di una ottima gara e unico a sconfiggere il Giallo ma anche a perdere contro Il Nero. «Sono molto soddisfatto della gara che ho fatto, ho avuto qualche piccolo problema sulla pista di sinistra quella verso i figuranti, dove la cavalla rendeva un po’ meno, altrimenti si poteva vincere», dichiara il fantino del Verde, aggiungendo: «Nel 2010 punterò decisamente alla vittoria».
SODDISFATTO della prova Marco Tassinari del Bianco. «Sono contento della mia prova, ma avrei voluto dalla mia parte un po’ più di fortuna, e sarei andato agli spareggi». Felice di avere centrato l’obiettivo dichiarato nel pre gara, non arrivare ultimo, Fabio Tarlombani, fantino debuttante del rione Nero. «La gara per me è andata benissimo, non sono arrivato ultimo, e per questo sono molto soddisfatto». Ti rivedremo ancora in campo con la lancia? «Credo proprio di no». Infine, chiude il Rosso, costretto per un problema al cavallo ad abbandonare la gara. «Più colpa del cavallo che mia se la corsa è andata in questo modo — commenta Gioele Bartolucci — in ogni caso non mi perdo d’animo e l’anno prossimo ci riproverò».

Ma cosa non ha funzionato al Rosso, lo abbiamo chiesto a Mario Giacomoni, grande cavaliere e dello staff di scuderia: «Il cavallo a disposizione era quello; abbia tentato, dopo le prove ufficiali dove aveva avuto qualche problema, a rimetterlo in condizione di gara, ma era in grado di fare solo mezza gara; c’è da lavorare molto, soprattutto nei prossimi 15 giorni, speriamo bene». Infine, conclude il sindaco Claudio Casadio: «La contesa è stata molto spettacolare e avvincente e con un grande pathos sia per i cavalieri che per il tanto pubblico».

photo by http://www.flickr.com/photos/ardesia