Accordo a tre per fare più bella Ercole d’Este. Ferrariae Decus, Comune, Hera puliscono i paracarri
Notizia pubblicata il 12 maggio 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
HANNO PIÙ O MENO trecento anni e, come normalmente capita a tutto e a tutti, il trascorrere del tempo ha lasciato il segno anche sui 196 paracarri che appunto dal 1700 ornano corso Ercole I d’Este.
Non una situazione disperata, ma già sufficiente, a giudizio della Ferrariae Decus, per mettere in cantiere un intervento di manutenzione che riporti a una seconda giovinezza questi elementi ormai divenuti caratteristici di quella che senza dubbio è una delle strade più belle d’Europa.
«E’ un intervento che avevo a cuore da tempo, per la precisione fin dal 1992 quando, come responsabile dell’Archivio storico del Comune, mi occupai del cinquecentenario dell’Addizione erculea di cui corso Ercole I è uno dei due assi principali» confida Giacomo Savioli, presidente della Ferrariae Decus.
Un’idea poi accantonata e riproposta di recente con fortuna, vista l’adesione raccolta in tempi brevi da Comune ed Hera.Ne è così nata una convenzione che Savioli, l’assessore ai Lavori pubblici Mariella Michelini e il presidente di Hera Ferrara Paolo Pastorello hanno siglato ieri proprio a pochi passi dai più ‘pregiati’ (a differenza degli altri, sono infatti decorati ciascuno con un bassorilievo) tra i paracarri della strada: quelli che circondano il palazzo ex Borsa.
Il lavoro, che vedrà all’opera il restauratore Fabio Bevilacqua, incaricato dalla Ferrariae Decus, e i tecnici Hera (quest’ultima, tra l’altro, si accollerrà l’intero costo dell’operazione) sarà suddiviso in più fasi, illustrate da Luca Capozzi del Servizio comunale Beni monumentali. Dopo la verifica dello stato di degrado dei paracarri, si passerà a un loro preconsolidamento con resine e al successivo trattamento funghicida per eliminare gli agenti infestanti. Quindi la pulitura vera e propria e l’eliminazione delle eventuali incrostazioni con impacchi di sali. Per ultimi saranno restaurati gli elementi metallici, ai quali verranno applicati trattamenti protettivi.
Tutto quanto, è stato assicurato, verrà eseguito nell’arco di una decina di giorni (a partire forse già dalla prossima settimana) e non comporterà alcun intralcio alla viabilità.Nato all’epoca di Borso, ha ricordato Francesco Scafuri presente ieri nella doppia veste di storico dei Beni Monumentali e di vicepresidente della Ferrariae Decus, corso Ercole I d’Este era pavimentato in mattoni: solo in seguito, come già detto nel 1700 quando fecero la loro comparsa i paracarri, il cotto della strada fu sostituito da ciottoli e quello dei marciapiedi da trachite euganea.
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