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Rimini: ravennati e riminesi,un popolo di risparmiatori

Notizia pubblicata il 17 novembre 2009



Categoria notizia : Fatti Curiosi


Una regione di risparmiatori, l'Emilia-Romagna. Ben cinque capoluoghi di provincia si trovano, infatti, nella top ten della classifica che il Sole 24 Ore ha dedicato al risparmio. Al primo posto in Italia si trova Rimini, con un deposito medio per famiglia - aggiornato all'agosto di quest'anno - di 30mila 450 euro.

Un primo posto conquistato non per l'ammontare - più alto, per esempio, a Roma, Milano, Sondrio, Lecco, Bolzano -, ma per la percentuale di crescita rispetto all'agosto 2008: +17,2 per cento. In questa classifica, Ravenna si piazza al settimo posto, con un deposito medio per famiglia di 23mila 474 euro, in salita del 12,7 per cento rispetto all'agosto dell'anno scorso e del 2,3 per cento rispetto al gennaio di quest'anno.
Un risultato che il sindaco Fabrizio Matteucci commenta con orgoglio. «La crisi - ha dichiarato il primo cittadino - ha portato più giudizio fra i risparmiatori. La finanza irresponsabile dei "Chicago-b oys", che ha trovato tanti imitatori anche in Italia, va lasciata del tutto alle nostre spalle. La crisi, oltre a causare tanti danni, ha riportato al centro il lavoro e il vero valore del denaro. Noi ravennati siamo gente saggia, aiutata anche dalla conduzione forte ed equilibrata della Cassa di Risparmio di Ravenna, che ha giustamente e ordinatamente difeso e valorizzato le proprie radici locali. E i buoni risultati si vedono». Oltre a Rimini e Ravenna, nei primi dieci posti della classifica si trovano altri tre capoluoghi emiliano-romagnoli: Parma ( t e r z o p o s t o c o n 27.943 euro, in salita del 15,6 per cento dall'agosto 2008), Ferrara (quarto posto con 21.147 euro, +15,3 per cento) e Bologna (ottavo posto con 30.190 euro, in salita del 12,5 per cento).
Appena fuori dalla top ten si trova Modena (11esima) con 29.944 euro, in salita del 10,8 per cento, seguita da Forlì-Cesena al 17esimo posto con 28.416 euro, in salita del 9,7 per cento. Più distanziata Piacenza, al 37esimo posto con 25.786 euro in salita del 7,6 per cento. Unico capoluogo della regione in cui i risparmi sono diminuiti è Reggio Emilia, che si trova al 102esimo posto con 30.354 euro, in calo del 6,6 per cento. (v.r.) A sostenerlo è Eugenio Costa, capogruppo consiliare Forza Italia-Pdl, che in una nota accusa l'amministrazione pubblica di aver adottato due pesi e due misure con il progetto Paer da una parte e l'impianto di produzione di energia elettrica, biodiesel e power oil dall'altra. Il primo avrebbe dovuto sorgere a Torri di Mezzano, il secondo in area portuale. «La bocciatura da parte della Regione del progetto Paer - fa notare Costa - è avvenuta, guarda caso, con le stesse motivazioni La materia prima per una centrale a biomasse