Acori esulta ma fa il filosofo «Viviamo gara per gara». Playoff ancora tabù: «Meglio non parlarne»
Notizia pubblicata il 19 marzo 2008
Categoria notizia : Sport
NON C'àˆ tempo di gustare il poker rifilato al povero Spezia, un sonoro 4-2, non c'é tempo di gioire per le doppiette di Vantaggiato e Greco. Per il Rimini é già tempo di pensare a Lecce, a quel match che potrebbe riaprire il campionato dei biancorossi, che potrebbe riaccendere quella miccia d'entusiasmo che era stata spenta quattro giorni orsono in quel del "Partenio" di Avellino.
Nove, ancora lunghissimi, punti separano il Rimini da Pisa, Brescia e appunto Lecce, ossia dai playoff. Però la distanza é tornata ad accorciarsi dopo la salutare 'passeggiata' sui liguri. Comunque mister Acori non vuol sentire parlare di playoff: «Ogni volta che ne parliamo, cadiamo. Cambiamo discorso. Noi continuamo a vivere alla giornata, partita dopo partita e poi vedremo». Già , ma dopodomani l'Acori-band farà proprio visita al Lecce nel Salento. O dentro o fuori, pare proprio non ci saranno mezze misure per i biancorossi contro i pugliesi: una sconfitta o anche un pareggino non servirebbero certo a Vantaggiato e compagni. «O la va o la spacca». E paradossalmente, viste come sono andate le cose fino adesso, il Rimini é quello che ha forse meno da perdere: se vincerà , riaprirà il campionato e volerà sulle ali dell'entusiasmo, arrivando a meno sei. In caso contrario, farà da spettatore alle varie lotte, da quella di alta a quell'altra di bassa classifica.
TOCCA AL RIMINI riuscire dunque a scegliere ancora che ruolo recitare:
se da protagonista o da semplice comparsa in questo lungo, lunghissimo campionato di serie B. L'Acori-band potrebbe, venerdì, rendere davvero ancora più avvincente il suo. Certo, la prova contro lo Spezia é stata tutt'altro che avvincente, con i biancorossi che nel primo tempo hanno sofferto più del dovuto. Acori lo spiega così: «A fine primo tempo ho parlato con i ragazzi, forse non mi ero spiegato bene e così ho detto loro come avrebbero dovuto schierarsi. Mi é piaciuta molto la squadra nella mezz'ora della ripresa, abbiamo dimostrato che questa é una grande squadra che andrà in vacanza solo a giugno». Sotto sotto Acori dunque ci crede. E ora vuol solo concentrarsi su Lecce.
Grazia BuscagliaÂ
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Le pagelle di DONATELLA FILIPPI
CONSIGLI 6. Smanaccia con apprensione qualche pallone di troppo e si concede anche un'uscita da paura nei minuti finali del primo tempo. Poi pochissimi interventi per cancellare quei brividi della prima parte di gara.
VITIELLO 6,5. Non fa mancare la propria spinta sulla fascia, ma soprattutto non lascia passare nessun avversario dalla sua parte.
RINALDI 6. Soffre la rapidità di Eliakwu che spesso é guardato troppo a distanza. Il bomberino nigeriano spazia su tutto il fronte d'attacco e quando parte sono guai.
PORCHIA 6. Insieme a Rinaldi ha qualche problema di troppo nel placare la rapidità degli attaccanti bianconeri. Oltre ad Eliakwu deve occuparsi anche della veemenza fisica di Zizzari.
REGONESI 6,5. Parte in difesa, poi avanza a centrocampo per cercare di dare maggior spinta. La spinta arriva costringendo Camorani, l'autore dell'iniziale pareggio spezzino, ad arretrare spesso sulla linea dei difensori più che a preoccuparsi della fase offensiva.
PAGANO 6. Non brilla per iniziativa, si limita all'ordinaria amministrazione anche quando l'avversario é in evidente difficoltà .
CARDINALE 6. Non fa mancare il suo supporto in fase di rottura, ma é in sofferenza quando si tratta di impostare con quel pallone che gli resta fra i piedi sempre qualche secondo di troppo.
CRISTIANO 6,5. Falli chirurgici cercando di evitare quel cartellino giallo che lo avrebbe costretto a saltare la trasferta di Lecce. Missione compiuta.
BRAVO 6,5. Acori chiama, lui risponde, sempre presente che sia a centrocampo, da dove era partito, o che sia in difesa poco importa. Nella ripresa, con Camoranesi costretto sulla difensiva, é Di Vicino il nemico da tenere sott'occhio e lui non ha problemi. Si procura anche il rigore che chiude la gara.
VANTAGGIATO 7,5. Ha quella grinta, sin dal primo minuto, che facilmente si trasforma in gol. Due per la precisione, uno per tempo, che consegnano al Rimini la speranza playoff e a lui sette reti stagionali.
GRECO 6,5. Non tocca molti palloni, anzi pochi, ma quelli giusti non li sbaglia. Prima, esattamente al secondo giro di lancette della ripresa, regala a Vantaggiato il gol del secondo vantaggio, poi ringrazia Regonesi e spara un missile alle spalle di Pellegrino.
L'arbitro CIAMPI 6,5. Buona la sua direzione. Estrae al momento giusto tutti i cartellini, senza eccedere, e usa il fischietto senza esagerare.Â
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