
Rimini e i suoi tesori archeologici
Notizia pubblicata il 08 agosto 2011
Categoria notizia : Cultura
Sfogliando una guida sulla città di Rimini, risulta chiaro come la città sia riuscita a conservare tantissimi reperti storici, costruzioni e mosaici policromi che risalgono al periodo augusteo ma anche all’epoca villanoviana ed etrusca. Una scoperta recente è stata la Domus del Chirurgo, ma quello che non si legge è che ci sono tanti altri insediamenti dove si possono trovare reperti preziosi che non sono ancora aperti al pubblico.
Uno di questi è quello scoperto nel 2007 durante gli scavi per realizzare i parcheggi sotterranei all’interno del palazzo dell’ex Supercinema. Il tesoro archeologico raccoglie una ricca sequenza di stratificazioni che risalgono al primo secolo A.C. fino al 1700. Gli archeologi riescono ad analizzare la stratigrafia in maniera rigorosa riuscendo a sezionare i resti romani di età repubblicane e imperiali, l’alto e basso medioevo e i reperti che risalgono fino ai nostri giorni. Proprio per questo gli esperti sono convinti che al di sotto della Domus si trovino altri reperti ancora più antichi. Dove sono i mosaici e pavimentazioni rinvenuti durante i lavori? Nulla è cambiato dal 2007 dato che non è stato ancora trovato un modo per asportare i reperti che si trovano sotto i muri dell’edificio. Una situazione simile è quella nella zona tra palazzo Lettimi e l’ex sede dell’Oviesse dove era situato l’antico teatro di area esterna 117 x 88 metri. Scoperte recenti hanno individuato alcune colonne che facevano parte della struttura. Quest’anno aprirà il cantiere per la realizzazione del nuovi cinema Fulgor ed è proprio tutta l’area di piazzetta San Martino che secondo gli ultimi sondaggi, nasconde aclune sepolture appartenenti al cimitero dell’antica chiesa preesistente situata ai margini dell’antica parte medievale della città. E’ chiaro come gli scavi devono essere effettuati in maniera adeguata, perché è facile trovare reperti millenari ma molto più difficile trattarli adeguatamente.