Le offerte più convenienti
Prenota gratis
Nessuna commissione

A Rimini la sagra del rigore fasullo. L’arbitro ne concede uno a testa: Stefani e Tulli firmano così il derby

Notizia pubblicata il 31 agosto 2009



Categoria notizia : Sport


UN RIGORE fasullo a testa e il risultato è presto detto: 1-1 tra Rimini e Reggiana, lo spettacolo può attendere. Signori, questa è la Prima Divisione ed è la nuova dimensione del Rimini, che piaccia o no. Storcere il naso serve a poco, così, alla fine il pareggio che arriva in casa biancorossa è soprattutto utile al morale e ad aiutare la Melotti-band ad imparare a navigare nel tormentato mare della Lega Pro. Per la classifica c’è tutto il tempo necessario.

A COMPLICARE la già difficile vita del Rimini ci si è pure messo, alla vigilia della gara, l’ammutinamento di Vitiello che, spinto da chissà quale consigliere ispirato, ha preferito dichiararsi affetto da un mal di schiena pur di non scendere in campo. La musica è la solita: il giocatore, come tanti suoi predecessori (ultimo, ma ancora al palo, Frara) ambisce alla serie B e ora fa le bizze. Così Melotti si è inventato un 4-2-3-1 con Baccin sulla corsia difensiva di sinistra e Catacchini a destra, lanciando poi fin dal primo minuto l’ultimo acquisto Giacomo Tulli sulla fascia davanti a lui, con Giacomini a sinistra. E proprio l’ultimo arrivato, ex Vicenza, ha perlomeno portato freschezza e un barlume di vivacità al Rimini.
Questo però nel secondo tempo. Già perché nei primi 45’ la Melotti-band è stata davvero inguardabile, lasciando fare la partita ad una Reggiana più organizzata e più compatta e con un Alessi rivelatosi fastidiosissimo come una zanzara di notte. Non che i granata di Dominissini abbiano fatto sfracelli, meglio precisarlo, ma si sono solo dimostrati sicuramente più squadra e in palla. E il loro gol è arrivato, tanto per non smentirci, su rigore fasullo: al 42’ D’Antoni, ancora molto impreciso, si è fatto rubare palla a centrocampo, dando il là alla ripartenza della Reggiana, Rossi ha galoppato entrando in area e dando vita ad un duello con Rinaldi, duello terminato a spallate. Morale? Rossi è finito a terra e l’arbitro ha concesso un generoso rigore: dal dischetto Stefani ha insaccato, implacabilmente, alla sinistra di Pugliesi.
MELOTTI nella ripresa, complice anche l’infortunio di Baccin, ha dovuto ridisegnare la difesa schierandola a tre con Rinaldi, Ischia e il nuovo entrato Lebran, avanzando Tulli dietro le due punte, Longobardi e Docente. Le correzioni apportate hanno dato subito frutti, tanto che al 7’ Docente su lancio di D’Antoni, si è visto arrivare sui piedi il portiere Tomasig: il bomber di Gela cadeva in area e anche in questo caso l’arbitro ha concesso il rigore, il secondo quanto mai fasullo della gara. Con grande autorità Tulli s’è incaricato di battere il penalty: Tomasig ha intercettato il tiro, ma la palla è carambolata in rete per quel pareggio, alla fine, il risultato più giusto. Ma c’è ancora molto da lavorare in casa Rimini