Le offerte più convenienti
Prenota gratis
Nessuna commissione

Rimini premia l'eroe di Natale. Il giovane senegalese gettatosi fra le fiamme per salvare la sorellina di appena sei mesi é stato ricevuto e premiato dal sindaco Ravaioli

Notizia pubblicata il 21 dicembre 2007



Categoria notizia : Fatti Curiosi


SI ERA SVEGLIATO all'improvviso, destato dalle fiamme e dal fumo che stavano distruggendo la casa. Era riuscito a fuggire, ma, una volta fuori, si era accorto che la sorellina di appena 6 mesi era rimasta all'interno dell'abitazione. Non ci ha pensato un attimo, Dame: é rientrato in casa, sfidando il fuoco e il fumo per prenderla. Ha messo in pericolo la sua vita, per salvare quella della bimba.

Un atto di coraggio che é costato a Dame Seye ferite gravissime e indelebili: ha riportato ustioni su oltre il 30% del corpo. «Ma se servisse lo rifarei anche domani», assicura il giovane senegalese protagonista il 22 novembre scorso, a Rimini, dell'eroico salvataggio della sorella. Un gesto che non é passato inosservato, e che Palazzo Garampi ha deciso di premiare ieri, consegnando al 17enne il riconoscimento per «il suo coraggioso atto». A rendere omaggio al ragazzo, arrivato in Riviera un anno e mezzo fa per ricongiungersi alla famiglia e studiare («A fine anno avrò la qualifica di elettricista») é stato lo stesso sindaco di Rimini, Alberto Ravaioli. Per Dame la riproduzione di uno dei segni zodiacali conservati nel Tempio Malatestiano, ma soprattutto le parole di elogio del sindaco. «In un momento in cui la cronaca ci racconta solo storie di disagi e violenze, abbiamo voluto rendere omaggio a un ragazzo che ha dimostrato grande altruismo e coraggio».

Per Ravaioli «il riconoscimento a Dame é anche un gesto di dialogo tra la comunità  riminese e quella senegalese». Presente ieri con il suo rappresentante, Seck Papa Modou. Che contraccambia, e ringrazia soprattutto Dame per quello che ha fatto in quella notte del 22 novembre a San Vito (frazione alla periferia di Rimini), quando l'incendio é improvvisamente divampato nel casolare dove viveva con la famiglia e un altro gruppo di senegalesi.

«NON RICORDO molto di quella notte - dice Dame - é avvenuto tutto così, in pochi secondi. Ricordo bene che stavo dormendo, e mi sono svegliato a un certo punto per colpa del fumo. Ho visto le fiamme, sono corso fuori, ma poi mi sono accorto che la mia sorellina era rimasta dentro». A quel punto Dame ha rischiato moltissimo: «Quando ho aperto la porta, sono stato investito dal fuoco. Le fiamme erano alte, ma sono riuscito a prendere la mia sorellina e a uscire. Paura? No, non ne ho avuta...». Ma il ricordo di quella notte, purtroppo, resterà  per sempre impresso sul suo corpo.
(photo by jàºbilo·haku)