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E a suon di ‘bombe’ i Crabs sono esplosi A Pistoia vittoria grazie a tanti tiri dalla lunga

Notizia pubblicata il 16 dicembre 2008



Categoria notizia : Sport


UNO E’ RIMASTO in campo 7 minuti, l’altro 8. Il primo, McCray, si è infortunato a una caviglia (e oggi ne sapremo di più dopo il responso dell’ecografia): il secondo, Kesicki, il match non l’ha invece giocato per i falli, bruciati alla velocità della luce. Insomma, due pedine da quintetto base che sono venute meno (zero punti e -7 di valutazione, questo il nulla prodotto in cooperativa da MC e dal polacco), eppure i Crabs hanno vinto lo stesso, sbancando un campo non semplice come quello di Pistoia.

Due punti al platino contro una diretta concorrente nella lotta per la sopravvivenza, una vittoria — la terza consecutiva per il ringalluzzito gruppo di Giancarlo Sacco — che regala una (relativa) tranquillità ai granchi, finora bravi nel non fallire gli appuntamenti contro le compagini di seconda fascia.
PERIMETRALE già per come è stata costruita, la squadra riminese stavolta si è addirittura presa più tiri da tre che da due (28 contro 24), scelta che peraltro ha pagato, poiché dall’arco dei 6 metri e 25 i biancorossi si sono espressi col 42.9%, mettendo sul piatto la bontà di tre micidiali bombardieri, Scarone, Goss e Pinton (nella foto), tutti curiosamente accomunati dallo stesso ‘fatturato’: 4/8, che moltiplicato per tre fa un probante 12/24, con Gurini, De Pol e McCray a sparacchiare poi sul ferro i residui 4 tentativi.
AL DI LA’ delle triple — preziosissime, per carità — Rimini ha tirato fuori orgoglio, carattere, voglia di difendere. Qualità apprezzate da coach Sacco, sempre teso a dare una precisa identità alla squadra. E adesso i Crabs si ritrovano ben 4 avversarie dietro, in una graduatoria che resta fluttuante, aperta, tanto che a quota 12, cioè appena due punti più su, ci sono già i playoff. Ma in questo momento crediamo sia più opportuno mantenere un basso profilo, anche perché solamente una decina di giorni fa, prima del felice raid a Brindisi, i granchi si specchiavano in una desolante ultima piazza.
LE COSE si aggiustano sul parquet, mentre rimane difficile la situazione economica, questo nonostante il gran prodigarsi del presidente Braschi. A breve ci saranno nuovi incontri con l’amministrazione comunale, al fine di trovare una strada percorribile per reperire le risorse necessarie. E in un momento di crisi generale che non risparmia alcun settore, tutto si complica. D’altronde, dopo che l’impegno di Coopsette è diminuito, sulla casacca dei granchi non compare un logo principale: e la mancanza di uno sponsor forte è un ulteriore problema quando si tratta di far quadrare i conti, anche in una stagione caratterizzata da un modesto budget. L’imprenditoria locale viene continuamente sollecitata, però le risposte raramente sono pari alle aspettative. Così il club di via Dante, società che ha alle spalle 61 anni di storia, 30 dei quali passati sui palcoscenici di A1 e A2, ha il respiro un po’ affannoso.

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