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Metodologia Rivoluzionaria all'Infermi. Nuova tecnica contro i tumori

Notizia pubblicata il 01 dicembre 2008



Categoria notizia : Eventi


UNA tecnica innovativa che combina chirurgia e chemioterapia per contrastare la carcinosi peritoneale, patologia tumorale piuttosto grave diventata frequente a causa dell’incremento dei casi di carcinomi del colon, dell’ovaio e dello stomaco. La nuova metodologia sta portanto a risultati incoraggianti su tumori considerati a prognosi infausta, come quelli gastrointestinali o ovarici con interessamento del peritoneo.

La chirurgia citoriduttiva consiste nell’asportazione delle masse neoplastiche residuate dopo i trattamenti chirurgici e medici chemioterapici, del peritoneo interessato e degli organi in esso avvolti. La chemio-ipertermia intraperitoneale viene eseguita all’interno dell’addome, una volta terminato l’intervento chirurgico e chiusa la parete addominale, utilizzando particolari chemioterapici portati a una temperatura di circa 42.5 gradi centigradi, grazie all’utilizzo di una speciale apparecchiatura.

L’intervento dura circa 10-12 ore e il paziente viene di regola trasferito al termine dell’intervento in Terapia intensiva dove rimane per altre 24-48 ore. Negli ultimi sei mesi sono stati sottoposti con successo a questo metodo sei pazienti (età media 59 anni) e l’Ausl prevede di trattare circa una decina pazienti l’anno.

L’accurata selezione è risultata infatti alla base dei buoni risultati e di una diminuzione dei rischi. La tecnica che combina chirurgia citoriduttiva e chemio-ipertermia intraperitoneale viene praticata, oltre che nell’ ospedale riminese, in altri limitati centri nazionali di alta specializzazione di chirurgia oncologica e contempla un coinvolgimento multispecialistico.
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