Ricchiuti sveglia il Rimini «Proviamoci ancora» Il capitano: «E' troppo presto per tirarsi indietro»
Notizia pubblicata il 25 marzo 2008
Categoria notizia : Sport
MEGLIO continuare a sperare per il presente o cominciare a programmare per il futuro? La secca battuta d'arresto del Rimini di venerdì scorso contro il Lecce divide il popolo biancorosso. I positivi, gli ottimisti ad ogni costo, quelli insomma che ancora ci credono, vedono il famoso bicchiere mezzo pieno perchè 9 punti da recuperare quando a disposizione ce ne sono ancora trenta (10 le gare al termine) non sembrano una missione impossibile.
Dall'altra parte ci sono i meno romantici, quelli che già vedono i playoff troppo lontani anni e rimandano il discorso alla prossima stagione.
Da che parte guarda invece capitan Adrian Ricchiuti? «No, non possiamo pensare al futuro quando mancano ancora dieci partite e di porte aperte ce ne sono ancora parecchie.
E' troppo presto per darsi per vinti, anche se obiettivamente qualche treno importante lo abbiamo già perso. Potevamo aver fatto meglio, soprattutto in casa».
UN CAMMINO, quello percorso sin qui dal Rimini, fatto di discese e salite, con pochi rettilinei di continuità . « C'é mancato il salto di qualità nel momento più opportuno - spiega il gaucho -. Perchè quando siamo andati forti, e qui penso alle tante vittorie consecutive, anche gli altri sono andati forte.
Quando qualcuno là davanti ha rallentato, però, abbiamo rallentato anche noi. Credo che comunque il nostro sia un campionato più che positivo, nonostante le difficoltà che si possono incontrare quando sei sempre costretto a vincere per cercare di colmare uno svantaggio per il quale non puoi nemmeno accontentarti del pareggio».
Lecce é già un ricordo lontano? «Penso che per la prima volta in questa stagione ci siamo confrontati con una squadra che c'é stata superiore sotto molti punti di vista. Bisogna ammetterlo, il Lecce é stato più forte di noi soprattutto nei singoli, quelli che sanno fare la differenza in qualsiasi momento. Ma noi guardiamo avanti, sappiamo di essere un buon gruppo di giocatori, ma dobbiamo sempre dare il massimo per ottenere il massimo e non é mica facile...».
Stabilito che il presente é quello che più interessa al capitano, uno sguardo al domani sembra ormai d'obbligo, a quel Rimini 'linea verde' che sembra delinearsi nel futuro biancorosso. «Di giovani bravi in questa squadra ce ne sono parecchi. Basha, Lunardini, Catacchini saranno il Rimini del domani e sono certo che già dalla prossima stagione saranno in grado di far vedere ottime cose».
SENZA PENSARE di avere fra le mani la sfera di cristallo é però utile proseguire nel discorso, perchè probabilmente nel Rimini del domani cambieranno diverse situazioni proprio a partire dalla panchina, sulla quale ancora non é dato a sapersi se ci sarà Leonardo Acori. E Ricchiuti? «Non l'ho mai nascosto, ho un contratto ancora lungo e a me piacerebbe restare. Di questo ne parlerò più avanti con la società .
E' chiaro che il mio sogno, e anche qui non l'ho mai nascosto, é quello di provare la serie A. Sarebbe il massimo farlo con la maglia del Rimini. Poi non conosco i progetti della società , non so quello che deciderà di fare il mister, non so tante cose in questo momento. Ma credo che al termine della stagione tutto si farà chiaro».
Intanto dopo tre giorni di riposo questo pomeriggio i biancorossi torneranno a correre sul campo di Longiano per preparare la gara di sabato prossimo in casa del Piacenza, impegno tutt'altro che semplice seppur contro una squadra ormai in salvo.Â
(foto di http://www.flickr.com/photos/elogiodellafuga)
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