Negozi aperti Rimini
Notizia pubblicata il 09 aprile 2008
Categoria notizia : Turismo
«Spesa nei festivi, non c'é tutela dei consumatori» «Se la tutela del consumatore significa comprare un etto di mortadella il primo maggio, significa che a Roma non hanno capito nulla della legge sulle liberalizzazioni», ha tuonato il segretario generale della Filcams Mauro Rossi.
L'uscita contro le chiusure imposte del Garante della concorrenza, che ne ha denunciato l'illegittimità , é stata, secondo Rossi, solo «un atto di miopia, dato da una lettura sommaria e disattenta della legge nazionale». Quest'ultima, infatti, definita dalla Cgil Rimini come «fondamentalmente giusta», nel caso specifico é stata però oggetto di un'interpretazione che non é piaciuta ai rappresentanti dei lavoratori: «E' curioso che il Garante abbia il tempo di occuparsi se i supermercati debbano essere aperti o no a Natale – ha ironizzato Rossi -, anzichè intervenire sulle alterazioni della concorrenza portate dagli accordi di cartello tra catene distributive, che innalzano i prezzi in singolare sintonia tra loro».
L'intervento al vetriolo del segretario della Cgil non ha risparmiato neanche il sindaco Alberto Ravaioli, "reo" di avere definito, nei giorni scorsi, i negozi, gli iper e i centri commerciali di fondamentale importanza per la comunità , al pari degli ospedali o dei vigili del fuoco. Un paragone che ha visto Rossi sobbalzare: «Non ci volevo credere, come si può pensare di dare a un centro commerciale tale importanza.
Posso capire ristornati, pizzerie e alberghi nei periodi di maggiore affluenza, ma se il consumatore non fa la spesa il 25 aprile non credo che gli si arrechi un danno così grave; così come non credo che si vada a snaturare il fine ultimo del decreto Bersani sulle liberalizzazioni».L'assessore regionale al Commercio Guido Pasi, ha voluto fare una precisazione, spiegando chi deve intervenire sulla questione e come lo può fare.
«Quello del garante é un parere. Nel caso specifico la legge dice che "di norma" gli esercizi commerciali devono osservare la chiusura nei festivi; possono derogare quando si trovano in comuni turistici o città d'arte. La facoltà di decidere con propria ordinanza, però, é dei sindaci, che possono intervenire in ultima istanza dopo aver effettuato la concertazione con i soggetti interessati».
(foto di http://www.flickr.com/photos/nanomondano)