Rimini Multe: 'E' una calamità , bisogna fermarla'
Notizia pubblicata il 07 febbraio 2008
Categoria notizia : Fatti Curiosi
«SONO VERAMENTE preoccupata, angosciata per questa calamità che si é abbattuta sui cittadini». Parla così della valanga di multe piovuta sui cittadini colpiti dall'occhio del vigile elettronico, il coordinatore dei giudici di pace riminesi, Lugina Varisco.
E' lei l' artefice della tanto discussa sentenza di luglio che mette in discussione la notifica della multa fatta dal Comune attraverso la Maggioli e le Poste. Dichiarando la notifica 'inesistente', perché non fatta direttamente dagli uffici del Comune, cadrebbe automaticamente nel nulla la contravvenzione (a fronte di un eventuale ricorso). Il magistrato che in questi giorni sta riunendo gli altri 7 giudici di pace civili dell'ufficio per prendere una posizione comune su questo tema.
«RICEVO tutti i giorni gente disperata che mi rappresenta situazioni molto pesanti - spiega Luigina Varisco -. Un autrasportatore che ha preso 100 multe mi ha spiegato che per lui pagarle significa fallire. Ieri una signora ha consegnato 27 ricorsi, un'altra ha già preannunciato che ne porterà quaranta. Vengono continuamente a parlarmi di situazioni di grande disagio e di difficoltà e nello stesso tempo manifestano un tale astio nei confronti del Comune che io credo si debba fare qualcosa. Non ritengo sia un bene che i cittadini abbiano un rapporto tanto ostile con le istituzioni. Auspico che il Comune cerchi una soluzione a questo grave malessere, ovviamente agendo sempre nel rispetto delle leggi». I giudici di pace in questi giorni ricevono una decina di ricorsi al giorno per ciascuno per queste multe, il che significa che alla fine di questa settimana potrebbero esserne arrivati circa 500. A partire da maggio saranno decine ogni giorno i ricorsi per le multe soprattutto per la Ztl in discussione davanti al giudice di pace.
A CHI LE contesta che si sia espressa su materia che riguarda solo il Tar, risponde che suo compito é esaminare la regolarità formale e sostanziale dell'atto, la legittimità della proceduta e poi tutti i motivi di opposizione che vengono indicati. «E' vero che poi non posso dichiarare illegittimo un atto - afferma - ma posso disapplicarlo. Me ne dà potere la legge del 20 marzo 1865 che mi autorizza ad applicare o disapplicare l'atto».
INTANTO lo stesso giudice ha annullato tre multe per la Ztl che erano state fatte ad altrettanti handicappati, due dei quali non riminesi e quindi probabilmente non inseriti nel cervellone tra quelli esenti dal divieto.
«Ci sono poi - afferma sempre il giudice - diverse incomprensioni sorte tra cittadini ed amministrazione. Per esempio c'é chi ha penstato che essendo stato montato il vigile elettronico, ma non funzionado ancora, non fosse in vigore il divieto di accesso. Altri mi dicono che entrando da via Marecchia quando si vede il cartello é già troppo tardi per tornare indietro. E anche l'accesso di via Bertani presenterebbe più di un problema».
(photo by stevensk2)