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Rimini, il mare come il simulacro

Notizia pubblicata il 02 agosto 2007



Categoria notizia : Turismo


?Il minimalista De Pisis alloggiava in capanne ed osterie, piantava il cavalletto nella sabbia e dipingeva tutto quello che entrava nel suo spazio visivo. "Cabine, cabine, cabine!", esclamava.

E al panorama aggiungeva la sensualità e l'erotismo alimentati dal sole e dall'acqua, l'esaltante vitalità della gente di Romagna, facilmente virante in malinconia. Poi è stata la vitalità a prevalere e, dal secondo dopoguerra in avanti, la creatività romagnola si è scatenata nelle più fantasiose invenzioni tese a favorire l' incremento del turismo di massa. Fino a che Rimini e diventata la capitale di quella metropoli diffusa che nei fantasmagorici anni Ottanta si è guadagnata la definizione di " Divertimentificio".

Sempre meno vita da spiaggia, assediata dalle mucillagini. Sempre più vita notturna nelle discoteche sparse sulle colline. Certo, i bambini hanno continuato a scavare buche nella sabbia o a comporre stravaganti costruzioni, ma, guardando il mare limaccioso, il bagno «vero» preferiseono andarlo a fare all' Aquafan , 2.700 metri quadri di acqua cristallina, onde artificiali che riproducono quelle marine. Artificiosità per compensare l'esaurimento delle risorse naturali, mantenendo il mare come simulacro,

In questo i riminesi rivelano inesauribile inventiva. Insomma, per dirla con Ligabue, " Rimini è come il blues, c'è dentro tutto ". L'ultima invenzione è stato il nuovo quartiere fieristico, edificato proprio all'imbocco della via Emilia, che ha rivitalizzato gli affari nella lunga stagione morta e ha ridato smalto al centro storico, quella città che molti frequentatori della riviera quasi neanche sanno che esiste.

Nella nuova sede avveniristica si è trasferito il "Meeting per l'amicizia fra i popoli", le cui cifre indicano come il festival estivo di incontri.. musica e spettacolo più frequentato del mondo (dal 19 al 25 agosto). Ma poiché l'"hinterland" riminese è fatto anche di gaudente entroterra collinoso, da dove il mare si domina dall'alto, un'occasione per inoltrarvisi «con causa» è offerta in questi giorni da Verucchio, centro medievale fortificato dai Malatesta, il cui nome significa «vero occhio», indicando inequivocabilmentela sua funzione strategica. Fino al 4 agosto vi si tiene un festival interamente dedicato al viaggio hippy, nel quarantennale deila «Summer Love», Tanto per confermare che a Rimini (e dintorni) c'è proprio dentro tutto.

ROBERTO DUIZ

Foto by wiseacre photo
(Della serie...può essere che nella Rimini del Divertimentificio anche il matrimonio sia più divertente?)