New article

SAN MARINO vuole fare il casinò? Prego, si accomodi.Inedita disponibilità  della Riviera alla resurrezione della casa da gioco sul Titano (ce n'é stata una per circa un anno e mezzo, tra fine anni Quaranta e inizio Cinquanta, fino a che il governo Scelba fece la voce grossa, di fatto imponendone la chiusura per ragioni di ordine pubblico al casinò dello Stato enclave dell'Italia).

Dopo lunghissimo battagliare dialettico, Rimini e soprattutto Riccione danno il via libera al tavolo verde sul Titano.

"Noi continuiamo con la nostra richiesta di poter ospitare la casa da gioco regionale-attacca il sindaco di Riccione, Daniele Imola anche se la mia impressione é che il Parlamento italiano non legifererà  mai in questa direzione. Piuttosto, mi sembra che le sale da gioco avanzino in forma strisciante, con le sale Bingo che pian piano si trasformano in veri e propri mini-casinò.

Ora con le slot-machine. L'anno prossimo mi risulta che saranno introdotte le roulette elettroniche".

Quindi? "Da un certo punto di vista-prosegue Imola-ci va anche bene. Perchè riguardo all'afflusso, farà  da richiamo la località . E qui Riccione certamente se la gioca tutta, anche a livello nazionale. Poi dipenderà  dall'abilità  degli imprenditori di allestire un'offerta di qualità ". Ovvero?

"Mi risulta che le sale Bingo abbiano una metratura minima, di 600 metri quadrati, ma non massima. C'é solo un limite al numero di macchinette".

Insomma, puntate sul Bingo e vi sarà  aperto.

VIA LIBERA al Titano anche dal capoluogo: "Nessun tipo di obiezione che San Marino apra un casinò-fa eco il vicesindaco di Rimini, Maurizio Melucci -.

Anzi, ritengo che completi l'offerta turistica della nostra realtà . Sarà  però da affrontare il problema dei collegamenti. Già  oggi la Superstrada Rimini-San Marino non é adeguata ai flussi di traffico.

Dovessero transitare 5,5 milioni di frequentatori del casinò, stando ai dati forniti ieri da Casinos Austria, la questione diventerebbe non procrastinabile".

foto by davetron5000