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àˆ un Rimini che fa sognare pure Acori. «I ragazzi sono stati fantastici. Jeda al Torino? Tutti hanno richieste»

Notizia pubblicata il 25 novembre 2007



Categoria notizia : Sport


IL PRIMO ad arrivare in sala stampa é Angelo Gregucci. Ha sicuramente nella scarpa una montagna di sassolini da togliersi, il trainer del Vicenza. Cinque gol sono molti da digerire per una squadra che, tutto sommato, non é dispiaciuta e che ha avuto il torto soprattutto di trovarsi di fronte un Rimini pirotecnico. Una situazione che é al limite però della Caporetto calcistica, cioé del ‘salto' di panchina. 

Insomma, Francesco Gregucci ne ha molte di cose da dire, senza pensarci su due volte quando afferma che «occorre una grande umiltà . Occorre un profondo esame di coscienza, a partire da me, occorre che i gol si facciano e non si sprechino, occorre che tutta la squadra riesca a contenere gli errori in fase difensiva». Una lunga serie di ‘occorre' che dice tutto e molto di più. Sul Vicenza, ma sul Rimini é lapidario, Gregucci: « Di fronte avevamo una squadra molto più forte, dire solo una buona squadra sarebbe limitativo». Inutile insistere. Anche perchè, grosso modo, Francesco Gregucci saltava da un cronista all'altro per ripetere sempre le stesse cose.

MUSICA dchiaramente diversa sul fronte Leo Acori. Lui si fa attendere, arriva come sempre tirato a lucido, sorriso a 32 denti (ed oltre, ne avesse altri). Occhi gonfi di affetto per i suoi giocatori, autori di un'altra bella, convincente prestazione nonostante la pausa. Basta un accenno però ad una possibile partenza di Jeda per altri lidi (Torino, ad esempio) per intaccare la sua sicurezza. Sentite la prima risposta: « Tutti i nostri giocatori sono appetibili in categoria superiore, da molte squadre in difficoltà : Jedà  é fra questi. E c'é pure la rima con serie A», fa notare il tecnico.

MA QUALCUNO insiste. Ed allora Leo Acori, che si fa alla fine serioso, aggiunge con un sottile accenno ad una sorta di patto d'acciaio esistente fra tutte le componenti biancorosse: « Abbiamo sposato una causa. Dobbiamo portarla fino in fondo. Se qualcuno se ne andrà , se ne riparlerà  a fine campionato». Ma, scusi mister, il Rimini a due passi dai playoff sta pensando a qualche rinforzo? Occhiata gelida: «Ma quale rinforzo?» Ed allora si torna al Vicenza liquidato in campo e liquidato in due battute negli spogliatoi. Parole buone per ognuno dei suoi («tutti fantastici»), specie per Vantaggiato e Paraschiv. Parole dure, invece, per quei «quattro stupidi che, a caccia di titoli sui giornali, fanno cose demenziali. Per favore, ignorateli». Il riferimento al falò di teloni e relativa erba del campo di gioco, la notte precedente il match, é fin troppo chiaro.  

Le pagelle di Donatella Filippi

CONSIGLI 6,5. Ha il grande merito di aver praticamente spento ogni residua speranza di rimonta del Vicenza chiudendo la porta a Serafini con una parata da applausi. Anche la traversa lo aiuta.
VITIELLO 6,5. Non si lascia intimorire dalla stazza fisica di Serafini che spesso prende d'assalto la sua corsia per poi buttarsi al centro. Resta incollato alla linea di difesa con buoni risultati.
PECCARISI 6,5. Pochissime imprecisioni, grande presenza al centro dell'area di rigore. Spazza e riesce a gestire tutti i palloni che capitano nella sua zona.
MILONE 6. Bene nel primo tempo quando, spesso e volentieri, riesce ad anticipare ‘nonno' Schwoch. Più impreciso nella ripresa forse anche non aiutato dal terreno di gioco paludoso.
REGONESI 6,5. Raimondi é un cliente scorbutico, ma non imprendibile. Attenzione e agonismo non gli mancano in un momento in cui, data per certa un'ottima condizione fisica, tutto sembra alla portata.
CARDINALE 7. Tappa i buchi e si sgancia a suggerimento dei compagni del reparto avanzato che é un piacere ammirare tanta forza di volontà . E' il primo a correre su ogni pallone e l'ultimo a finire la benzina.
CRISTIANO 7. Se il Rimini ha un attimo di difficoltà  ci pensa lui a non far correre grandi pericoli ai biancorossi facendosi in quattro in tutte le zone del centrocampo. Con la stessa grinta, ma con meno fortuna, si presenta spesso anche in zona gol.
PAGANO 7,5. Per lui quest'anno il semaforo é sempre verde. Sfreccia che é un piacere, suggerisce con la precisione di un orologio svizzero e ora pennella anche su punizione. Il vero uomo in più.
RICCHIUTI 7. Elettrico e geniale nei suggerimenti ai compagni, quelli che proprio gli avversari non riescono a prevedere. Ci mette anche quel gol iniziale che spalanca la porta ai biancorossi.
VALIANI 7. Quando Pagano sulla corsia opposta rifiata un po' lui mette la quarta con una sincronia che potrebbe far impazzire qualsiasi avversario. Arriva davanti alla porta un miliardo di volte, ma deve aspettare soltanto il novantesimo per alzare le braccia al cielo.
JEDA 7,5. Al gol non può più rinunciare, ma la sua partita é molto di più. Fra i difensori ‘piccoletti' del Vicenza ci va a nozze e può anche permettersi di diventare uomo assist.
VANTAGGIATO 6,5. Poco meno di venti minuti gli bastano per realizzare un gol e colpire una traversa.
L'arbitro CIAMPI 6. Il compito non é difficile e il risultato é buono.