All'Africa e in Cineteca Rimini. Chaplin, Loach e Newman
Notizia pubblicata il 03 febbraio 2008
Categoria notizia : Musica
I temi affrontati nel film riguardano da vicino non solo la società britannica ma quella europea ed italiana degli ultimi anni. Ken Loach regista da sempre impegnato nel mettere in mostra le ingiustizie torna ad una ambientazione contemporanea: Angie, giovane donna divorziata con un figlio undicenne, viene licenziata dall'agenzia alla quale procurava manodopera dall'Est Europa e decide di aprire un ufficio di reclutamento insieme alla sua migliore amica. Presto sarà costretta a confrontarsi con la realtà dell'immigrazione e con i meccanismi dell'economia moderna, che affronterà con cinismo e letale determinazione.
All'Africa e in cineteca. Chaplin, Loach e Newman
Ciò che al regista interessa é sfidare la convinzione secondo la quale .la spregiudicatezza imprenditoriale é l'unico modo in cui la società può progredire, l'idea che tutto sia merce di scambio, che l'economia debba essere pura competizione, totalmente orientata al marketing e che si debba vivere ricorrendo allo sfruttamento e producendo mostri.
A Rimini prosegue l'appuntamento con il lunedì d'essai di "Rimini al cinema", la rassegna che si tiene nella sala della cineteca. Anche oggi doppio appuntamento: alle ore 16.30 (ingresso libero), all'interno di Chapliniana, tesa a celebrare il maestro anglo - americano nel trentennale della sua scomparsa, sarà proiettato il primo film parlato di Charlie Chaplin, "Il grande dittatore" (The Great Dictator, Usa 1940), con Charlie Chaplin e Paulette Goddard.
In perfetto equilibrio fra comicità e dramma, é una farsa grottesca e reale, un atto di accusa contro il nazismo.Un barbiere ebreo reduce della Grande Guerra, dopo anni di amnesia trascorsi in ospedale, guarisce e ritorna alla vita normale.
Trova il suo paese schiacciato sotto il tallone di un dittatore antisemita, che é il suo perfetto sosia. Sfruttando la somiglianza con il despota, prende il suo posto a un comizio dove, anzichè una dichiarazione di guerra, pronuncia un appello alla pace universale.Alle ore 21.30 (ingresso 4 euro, ridotto 3) all'interno della retrospettiva di Arthur Penn, uno degli esponenti più rappresentativi della straordinaria fase attraversata dal cinema americano negli anni compresi fra i sessanta e i settanta, sarà proiettato "Furia selvaggia" (The Left Handed Gun, Usa 1958), con Paul Newman.
Un esordio assai bello ed eloquente che parla della formazione di Arthur Penn nei ranghi della Golden Age Television. Il film racconta la gioventù bruciata di Billy the Kid, che uccide, soffre, ama e uccide ancora e si fa uccidere.