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Aeroporto Fellini. Obiettivo in tre anni: un milione di passeggeri. Dieci milioni in infrastrutture e marketing

Notizia pubblicata il 14 maggio 2008



Categoria notizia : Turismo


SMANTELLAMENTO entro l'anno della parte dell'aviazione militare, ricapitalizzazione di oltre 10 milioni di euro (da aggiungere agli attuali 7,120), bilancio consuntivo 2007 in attivo di 150mila euro (14mila post imposte) e obiettivo un milione di passeggeri entro tre anni.

Sono alcuni punti fermi del presente e immediato futuro dell'aeroporto Fellini di Rimini, messi a fuoco ieri mattina dall'assemblea straordinaria dei soci di Aeradria, che ha approvato il bilancio. Dando mandato al consiglio di amministrazione di lanciare l'aumento di capitale «entro un paio di mesi in assemblea straordinaria», come spiega il presidente Massimo Masini.

«Con la concessione trentennale da parte di Enac (formalizzazione ministeriale attesa entro settembre, ndr) e il bilancio in pareggio, insolito per uno scalo di queste dimensioni, potevamo fermarci un poco - aggiunge -. Invece i soci hanno colto l'occasione per cambiare passo. L'aumento non servirà , per la prima volta, a ripianare debiti, ma a finanziare investimenti e sviluppo. Nei prossimi 4 anni saranno investiti oltre 10 milioni per infrastrutture, promozione e marketing. Ma niente cattedrali nel deserto: ci si amplia se crescono i passeggeri». Accetta la scommessa di sviluppo Nando Fabbri, presidente della Provincia, socia di maggioranza di Aeradria col 33,9% del capitale: «P er l'aeroporto é di importanza vitale passare dalla stagionalità  all'attività  annuale. Per questo il nostro obiettivo é collegarci con almeno un paio di hub europei, e due o tre collegamenti giornalieri fissi. Potrebbe trattarsi di Londra, Parigi, Monaco, Vienna... Vedremo. Ma la nostra casa é l'Europa. Serve per dare prospettiva allo scalo».

Quanto al bilancio 2007, Masini rileva il notevole indotto legato ai 498mila passeggeri transitati, 198mila dei quali, secondo i calcoli, considerabili «turisti», con permanenze significative in riviera.Si tratta di circa 130 milioni di euro. «Non sono stati computati i russi - dice Masini -, pure cresciuti in doppia cifra, perchè per quest'anno non abbiamo le ripartizioni per le tre tipologie in transito dalla Russia: turisti di passaggio, in vacanza in riviera, commercianti».

Nel futuro dell'aeroporto, spiega Aeradria, non c'é l'utilizzo come traffico merci. Per ragioni di impatto ambientale e acustico dei cargo. Sul fronte passeggeri, «puntiamo a raggiungere un milione entro tre anni. Non c'é competizione con Bologna: che é bene faccia lo scalo leader. Magari privilegiando voli intercontinentali annuali che servono tutta la regione, a partire dal sistema fieristico, senza portarci via turisti islandesi che arrivano lì e fanno vacanze in riviera». E con Forlì? Masini conta di proseguire la buona collaborazione in atto con la precedente presidenza, «evitando dumping e concorrenza atipica».

Al Fellini resteranno gli elicotteristi dell'Esercito (il 7° Reggimento Vega): « Se ne andrà  entro l'anno del tutto l'Aviazione, per sua scelta. Già  tre aree importanti sono state consegnate in anticipo dall'Aviazione all'Enac, e qindi ad Aeradria. L'Aviazione lascia in «eredità Â» una delle piste più lunghe d'Italia, conferma Pierluigi Musghi, membro del cda di Enac. Il Fellini resterà  solo 'civile', ma avrà  maggiori benefici anche economici. Per i prossimi anni Masini non esclude che Aeradria possa andare in rosso, ma solo per gli ammortamenti e investimenti, non per la gestione operativa.

(foto di http://www.flickr.com/photos/occhiovivo