Sono 200 i ricorsi contro le multe del ‘vigile elettronico’

Sabato, la stampa ha portato all’attenzione dei cittadini riminesi, il ricorso effettuato da una signora che è stata multata per aver sforato l’orario in uno dei tre varchi a tempo di via Bertani, Corso Giovanni XXIII e Quintino Sella. Il giudice ha annullato la multa di 80 € e ha condannato il Comune al rimborso delle spese legali (200 euro) e quelle vive (38 euro).

Sono circa 200 i ricorsi presentati dagli automobilisti al giudice di pace o al prefetto, mentre per i varchi chiusi 24 ore su 24 ai non autorizzati, non c’è via di scampo, la multa va pagata.

Durante questi anni si è consolidata la giurisprudenza in materia: i giudici di pace accoglievano i ricorsi per multe nell’arco di 10 minuti prima o dopo l’orario di divieto, successivamente il Comune ha chiesto al prefetto e al giudice di concedere il ricorso agli automobilisti che sforano di 5minuti o meno. Il comandante dei vigili, Vasco Talenti, ha emesso una direttiva che impone lo stralcio dei verbali presenti all’Ufficio contravvenzioni, riguardanti a quel lasso di tempo ‘grigio’.

L’assessore alla Polizia municipale Roberto Biagini, ha dichiarato: “Non abbiamo al momento dati più precisi, ma riteniamo che su 200 casi, il 90-95% siano semplici archiviazioni. Nelle quali il decidente ha dato ragione al cittadino. Solo tre casi nel 2009 e quattro casi nel 2010, nei quali l’amministrazione comunale è stata condannata anche al pagamento delle spese”. Solitamente il Comune è tenuto a pagare la metà degli oneri.

Per riuscire ad evitare i ricorsi ed evitare le perdite di tempo (e di denaro) il Comune ha deciso di installare ai varchi, dispaly luminosi con orologi. Il bando è stato aggiudicato a fine ottobre, i dispaly saranno messi in tutti i sei varchi ed avranno un costo di 65.500 euro più IVA (al 20%). Un investimento costoso che permetterà ai cittadini di evitare multe salate.