Le offerte più convenienti
Prenota gratis
Nessuna commissione

'Piscine e idromassaggi, decidiamo noi'

Notizia pubblicata il 06 giugno 2008



Categoria notizia : Turismo


Variante al piano spiaggia, i bagnini all'attacco: «Distributori di bibite liberi»
«IMPORRE l'alternanza delle piscine alle vasche con idromassaggi nei singoli bagni é discriminante. Fate decidere a noi, se installare l'una o l'altra struttura». E' in sintesi una delle richieste che la Cooperativa Bagnini di Riccione, in vista dell'approvazione della Variante al Piano spiaggia, ha inviato in Comune.

In primo piano, tra le osservazioni, anche il veto di incastrare gli stessi specchi d'acqua nella sabbia, i distributori di bibite, negati da anni, e le cabine con tetto a capannina, simbolo della spiaggia riccionese, al quale gli operatori non intendono rinunciare.

«RISPETTO al Piano iniziale - evidenzia il consigliere della cooperativa Diego Casadei - abbiamo fatto un bel passo in avanti. Anche perchè ora non siamo più costretti a interrare le cabine e neppure a ridisegnare i bagni con almeno due concessionari per volta. Ma ci sono ancora degli aspetti da puntualizzare. Nessuna polemica, solo richieste adeguate». Tra questa quella sulla « tipicità  della spiaggia che non vogliamo perdere, come le cabine modello Riccione - sottolinea Casadei -. Non vorremmo un'arlecchinata o un guazzabuglio in spiaggia».

In soldoni la riqualificazione «non dovrà  essere un rompete le righe» dell'attuale assetto. Altro capitolo: le piscine e gli idromassaggi. I bagnini chiedono la facoltà  di scegliere cosa installare. Ritengono l'alternanza «discriminante», perchè l'habitué, secondo il servizio prescelto, potrebbe essere indirizzato dall'albergatore in un'altra zona. Vero. I bagnini si possono accoppiare, osservano gli operatori, ma c'é pure chi col vicino non va tanto d'accordo. E chi confina col porto o le spiagge libere e non può accoppiarsi.

Sempre in tema di specchi d'acqua, i bagnini fanno notare che se si procederà  come richiesto, ossia ponendo il fondale sulla sabbia, interrando solo la parte meccanica, si creeranno delle barriere di un metro e mezzo che raggiungeranno addirittura i 2,60 metri con l'aggiunta della ringhiera». Torna la richiesta dei distributori automatici che, come osserva Casadei, a parere dei bagnini non ha un nesso con lo strumento urbanistico.

«RESTA il disservizio. A Riccione, non essendoci degli stabilimenti balneari completi con bagno e bar, il turista per refrigerarsi deve fare spesso decine di metri a piedi e con il rischio di trovare solo ristorazione». A proposito nelle osservazioni non se ne fa menzione, ma resta la domanda dei bagnini per avere un punto di ristoro. Infine la zona pilota a Fontanelle. «Bar e stabilimenti che devono arretrare - avvertono i bagnini - devono essere considerati in modo unitario». C'é infatti chi teme che i bagni vengano arretrati e i bar restino tra ombrelloni, magari su due piani».

(foto di http://www.flickr.com/photos/jody_art)