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Le Ricerche al Parco dei Gessi di Bologna

Notizia pubblicata il 10 dicembre 2009



Categoria notizia : Fatti Curiosi


Sono solo alcuni degli interventi che verranno realizzatinel Parco regionale dei Gessi bolognesi e Calanchi della Abbadessa,la più grande area carsica dell’Emilia-Romagna, grazie al progetto “G ypsum” ch e ha ottenuto i finanziamenti europei del Programma Life Plus 2008.

Realizzazione di una fascia boscata nei pressi di alcune valli carsiche, una nuova illuminazione delle grotte con tecnologia Led, azioni di monitoraggio
della qualità delle acque e della fauna cavernicola, acquisto di 30 ettari di terreno con affioramenti gessosi, forti investimenti sul fronte della comunicazione e dell’educazione ambientale.

Grotte, fonti carsiche, particolari comunità vegetali, rari tipi di felci come il polipodio e lalingua cervina, una ricca popolazione di pipistrelli, specie a rischio in tutta Europa e che proprio in queste grotte trova l’am - biente di vita necessario. Il Parco dei Gessi bolognesi e dei Calanchi dell’Abbadessa presenta un habitat di particolare interesse geologico e ambientale. «In questo contesto – ha sottolineato l’assessore regionale all’ambiente Lino Zanichelli - il progetto permetterà di tutelare una biodiversità sempre più minacciata dalle trasformazioni climatiche e dall’azione umana, ma anche di qualificare ulteriormente la fruizione del Parco e di promuovere il turismo ambientale ». Zanichelli ha ricordatol’impegno su questi temi della Regione che a luglio ha approvato il nuovo Piano triennale per le aree protette che mette in campo complessivamente

oltre 20 milioni di euro. Di rilievo l’aspetto scientifico dell’iniziativa. Come ha spiegato il presidente del Parco PiermariaLuigi Rossi il progetto
Gypsum «potrà produrre ricerca di alto livello, applicata ad un’area la cui origine risale a sei milioni di anni fa in seguito a unaforte evaporazione del Mediterraneo, che ha prodotto il deposito di sali minerali tra cui il gesso » . Il progetto Gypsum coinvolgerà sei diversi siti non solo del Parco dei Gessi – che avrà comunque funzione di ente coordinatore – ma anche dei vicini parchi dell’Appennino Tosco-Emiliano e della Vena del Gesso Romagnola, accomunati dalla presenza di importanti aree gessose. Coordinatore del progetto, che partirà nel 2010 per terminare nel 2014, sarà David Bianco del Parco dei Gessi. L’in - vestimento sarà di quasi 2 milioni di euro di cui il 50% messi a disposizione dall’Ue.

Foto by http://www.flickr.com/photos/25923928@N08/