Dopo il ‘no’ di Zavoli, la Fondazione Fellini guarda avanti

Chi sarà il nuovo presidente della Fondazione Fellini? La rispostà è ancora un mistero. Ieri il Comune, Provincia e Carim hanno preso atto del rifiuto di Zavoli e nella nota congiunta lo hanno ringraziato comunque per il suo impegno e attenzione nelle ultime settimane e hanno aggiunto: “Il senatore Zavoli è un patrimonio prezioso e unico, in futuro non mancheranno nuove occasioni di incontro e di confronto culturale nel nome dell’eredità intellettuale di Federico Fellini…”

Palazzo Garampi assicura: “Noi andiamo avanti, ci mancherebbe altro che la Fellini chiudesse!”, Zavoli ha aggiunto: “Certo che siamo amareggiati. Non mi aspettavo un simile epilogo!”. Delusioni a parte, la Fellini ha intenzione di lavorare intensamente nei prossimi mesi per riuscire a risanare il buco finanziario e rilanciare la fondazione.

La Fellini è tornata a pensare ai grandi nomi menzionati nei mesi precedenti come Tim Burton e altri registi famosi ma alla fine, non è escluso che il nuovo presidente potrebbe essere un personaggio meno conosciuto a livello internazionale, ma capace di seguire i lavori della Fondazione con competenza.

Oggi, il nuovo consiglio d’amministrazione che è stato nominato lo scorso luglio, dovrà approvare il nuovo piano di risanamento che i tre soci principali: il Comune, la Provincia e Carim hanno elaborato. I tre enti hanno intenzione di svolgere un ruolo da garante per la fondazione nei confronti delle banche. Per far fronte al debito accumulato dall’Associazione che si aggira intorno ai 800mila euro, sarà allungato il mutuo e saranno ridotte notevolmente le spese. Al posto di Paolo Fabbri, il nuovo direttore sarà Marco Bertozzi, il registra riminese che doveva entrare nel cda già lo scorso luglio ma poi è stato scartato a favore di Mario Sesti. Purtroppo Sesti ha deciso di dimettersi dopo le dimissioni dell’ex direttore Boarini e dovrà anche lui essere sostituito.