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Le piadinerie bruciano il 'salotto'

Notizia pubblicata il 14 maggio 2008



Categoria notizia : Turismo


«Le piccole attività  abbassano la qualità  di viale Ceccarini. Il Paese fa meglio» UN «SALOTTO» per piadinerie. Sintesi, un po' brutale, della ricerca sul commercio commissionata, in vista dell'apertura del Palas, dall'assessore alle Attività  economiche Fabio Galli al professore Sergio Signanini. Troppe, sostengono gli esperti, che bocciano anche viale Ceccarini: tanti i negozi di altà  qualità , come quelli di basso livello.

L'indagine arriva a paragonare il centro con il Paese, dando la vittoria a quest'ultimo in fatto. Si parte dai dati del 2001: 4.602 attività  con 11.453 addetti nei vari settori. Il commercio, con 1.372 licenze sommato ad alberghi e ristoranti (817 licenze), raggiunge il 45 per cento di tutte le altre attività . Dalla suddivisione attuale delle autorizzazioni amministrative, 2.415, che interessano le attività  commerciali, turistiche e di servizio, partendo dalle 1.192 di vicinato: sono 987 quelle al dettaglio non alimentare e 205 quelle alimentari;seguono 22 medie strutture (centri commerciali) e 331 autorizzazioni per la ristorazione. In particolare si contano 240 bar ristoranti annuali e 91 stagionali. Sono 217 in tutto le paracommerciali, tra queste 50 edicole, 150 parrucchieri e barbieri, 17 i distributori di carburante. Si passa quindi alle attività  ricreative: 8 locali da ballo, 12 sale gioco, 6 stabilimenti balneari e 6 parchi di divertimento. Altro capitolo i trasporti alla persona: 7 noleggi con conducente, 15 senza conducente e 28 taxi. Per finire l'ospitalità  con 443 autorizzazioni delle quali 422 per alberghi, 4 per campeggi, 14 per Rta, due per case per ferie e una per un ostello.

«I negozi alla persona, vale a dire di abbigliamento e di calzature, nonchè le profumerie rispetto i pubblici esercizi sono sproporzionate, anche se raffrontati alle altre riviere». Da qui l'invito a riequilibrare le tipologie commerciali. Anche se poi di fatto Riccione gode fama di città  dello shopping. Ma occhio alla qualità . Ne serve maggiormente in viale Ceccarini e ancora di più negli altri centri commerciali naturali, soprattutto all'Abissinia che si conferma Cenerentola di Riccione. Per quanto riguarda l'arredo urbano, é pollice verso anche su viale Ceccarini «riqualificarlo é un'urgenza», sottolinea Signanini che continua: «I punti trasandati si notano soprattutto quando non c'é gente».

Diversi gli input arrivati dalla ricerca, che oltre a un'ulteriore riqualificazione urbana e delle attività , suggerisce di far vivere il mare anche d'inverno, come sette/otto anni fa con le cupole al Marano, ma anche di dare ossigeno alla stazione, dove non c'é neppure il servizio bagagli e d'inverno neanche un ufficio informazioni. Oltretutto i congressisti dovrebbero contare su ulteriori corse. In ogni caso andrà  migliorata l'immagine di Riccione , bisognerà  incrementare conferenze, ma anche esposizioni e concerti, garantire pulizia e aiuti per decorare vie e vetrine. Occorrerà  avere anche un registro degli eventi, segnalare meglio i parcheggi, agevolare la sosta per i clienti esterni e incrementare i percorsi ciclopedonali diretti al centro.

(foto di http://www.flickr.com/photos/dmarz55)