Giulietta e Romeo il Musical di Cocciante a Rimini
Notizia pubblicata il 13 novembre 2007
Categoria notizia : Spettacoli
L'OPERA, quella "popolare" come lui non si stanca mai di sottolineare, gli ha dato una seconda vita artistica. Ma se Fellini l'avesse chiamato, non ci avrebbe pensato un attimo Riccardo Cocciante a lasciare i palcoscenici, per andare a lavorare con lui sul set a Rimini.
"Il cinema di Fellini - rivela l'artista - mi é sempre piaciuto molto, Federico é stato veramente uno dei più grandi. E avrei voluto tantissimo comporre le musiche per uno dei suoi film".
Intanto a Rimini, la città del Maestro, Cocciante porta in scena il suo fortunatissimo Giulietta e Romeo, l'opera capace nel giugno giorno, alla sua 'prima' mondiale all'Arena di Verona, di superare i 100mila spettatori in appena dieci giorni.
A Rimini sipario dal 22 al 25 novembre al 105 Stadium (info: 0541 395698), il nuovo palasport riminese, che sarà completamente stravolto per poter ospitare lo spettacolo: via un'intera tribuna, giù anche una parte della vetrata esterna, per consentire l'allestimento di palcoscenico e luci. Un lavoro imponente, come imponente é la 'macchina' messa in moto da Cocciante per Romeo e Giulietta: 215 tra artisti e tecnici, 15 tir di materiale per trasportare il palco (di 40 metri per 16), le luci e le varie attrezzature.
PARE quasi l'attrezzatura per un grande concerto rock, più che per un'opera. E in fondo, per Cocciante, "l'opera messa in scena ai giorni nostri non potrebbe esser fatta altrimenti. Come in Notre dame de Paris - spiega il cantante - volevo realizzare uno spettacolo che rispettasse la grande tradizione dell'opera, ma al tempo stesso parlasse con il linguaggio della musica d'oggi, quella che ascoltiamo alla radio, o nei concerti". Voleva "un'opera popolare" Cocciante: il risultato é uno spettacolo davvero di grande impatto, "con la musica che ti entra nel cuore".
La storia é liberamente ispirata al capolavoro di Shakespeare, con i versi riadattati da Pasquale Panella. Le canzoni dello spettacolo (che dal 23 novembre saranno disponibili anche in un cd) Cocciante le ha preparate per quasi un anno lavorando tra Londra, Parigi, Verona e Roma, e coinvolgendo oltre 150 artisti.
Ma i grandi protagonisti sono naturalmente i giovanissimi cantanti in scena, scelti personalmente da Cocciante che li ha selezionati tra oltre 1250 in tutta Italia. "Li volevo tutti molto giovani (alcuni hanno solo 16 anni, ndr) e sconosciuti, perchè desideravo che la gente venisse prima di tutto per vedere lo spettacolo, e non questo o quel attore, o magari lo stesso Cocciante...". Parla a ruota libera l'artista, che a 61 anni si sente come rinato: "L'opera mi ha dato una seconda vita. Quando siamo partiti con Notre dame de Paris non avrei mai immaginato che saremmo riusciti a ottenere un successo del genere".
UN SUCCESSO che ora Romeo e Giulietta sembra destinato a bissare. E che fa dire all'artista: "Ormai la mia vita é questa. Voglio dedicarmi all'opera, ho ancora tanti progetti da realizzare, tante idee... E' bellissimo alzarsi al mattino, e sentire tanto entusiasmo per il lavoro che si fa".
Lo stesso entusiasmo che Cocciante é riuscito a trasmettere ai suoi giovanissimi protagonisti, che a ogni rappresentazione si alternano nei ruoli. "Certo, all'inizio pareve una scommessa azzardata mescolare i cantanti, ma l'ho fatto perchè so bene cosa vuol dire non essere tra gli interpreti dei ruoli principali. E poi, in questo modo, c'é anche la curiosità degli spettatori, che tornano a veder l'opera perchè vogliono vedere com'é il nuovo Romeo, o la nuova Giulietta...".
RIMINI, invece, "é sempre Rimini". E Cocciante, arrivato venerdì scorso per presentare lo spettacolo, se la ricorda ancora bene. " Da ragazzo, quando facevo l'istituto alberghiero, passai un'estate qui. Lavoravo all'hotel San Francisco a Rivazzurra... E' trascorso tanto tempo, eppure sembra ieri. E Rimini, in fondo, non é così cambiata".