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Non solo Bellini Le novità dell’allestimento
Notizia pubblicata il 29 luglio 2009
Categoria notizia : Cultura
RIAPERTE al pubblico di recente, le sale dei Musei Civici di Pesaro offrono sicuramente ottimi motivi per essere rivisitate.
Innanzitutto, e ancora una volta, per il capolavoro assoluto e indiscusso ormai simbolo dei musei comunali pesaresi e cioè l’Incoronazione della Vergine, opera di Giovanni Bellini cardine per la storia dell’arte italiana che vale da sola una o forse più visite. Finalmente ricollocata nella ‘stanza’ che la custodiva prima del prestito romano, ora si ammira davvero meglio, per una serie di ragioni: la pala restituita a Pesaro è infatti un’opera che appare nel suo ‘stato migliore’ grazie ad interventi di disinfestazione e restauro delle strutture lignee realizzati proprio in occasione della prestigiosa mostra alle Scuderie del Quirinale. Non solo. La nuova collocazione del dipinto, non più all’angolo ma al centro della parete che fiancheggia l’ingresso principale alla sala, la rende visibile in tutta la sua magnifica imponenza migliorandone la fruizione.
L’assetto rinnovato della sala Bellini è il risultato della climatizzazione dello spazio con cui si garantiscono tutti i parametri di conservazione richiesti dalla Pala Bellini ma anche dagli altri dipinti su tavola lì presenti. E con l’impianto di climatizzazione anche il pubblico può godere di condizioni di visita decisamente migliori grazie ad una temperatura più fresca e piacevole.
Le novità dell’allestimento non si esauriscono con la sala Bellini.
Anche la sala Cantarini, che documenta cinque e settecento attraverso artisti che hanno lasciato un segno importante sul territorio, ‘sorprese’ notevoli provenienti dai ricchissimi depositi. Una su tutte, la raffinata Adorazione dei pastori di Raffaellino del Colle, pittore che si forma a Roma alla bottega di Raffaello - è uno dei suoi allievi migliori - e Giulio Romano, e che a Pesaro collabora al cantiere di Villa Imperiale sotto la guida di Girolamo Genga. Eseguita per l’altare maggiore della chiesa di san Michele Arcangelo di Lamoli, la tavola viene prelevata dal cardinale Domenico Passionei di Fossombrone e collocata nella sua collezione; da qui per vie testamentarie passa alla raccolta della famiglia Mosca e quindi ai musei pesaresi.
NELLA PARETE di fronte a Raffaellino del Colle, i visitatori troveranno invece tre tele del pesarese Giannandrea Lazzarini. Intellettuale a tutto tondo, pittore e architetto, poeta e teorico dell’arte, Lazzarini è protagonista con Giambattista Passeri e Annibale degli Abbati Olivieri del dibattito culturale di metà Settecento a Pesaro.
Continuando il percorso in Pinacoteca si approda alla sala delle Nature Morte, di cui i musei vantano una raccolta di alto livello per qualità e quantità. La selezione esposta è stata arricchita con nuovi inserimenti che aiutano a capire meglio questo affascinante genere pittorico che afferma la sua autonomia a partire dal XVII secolo e viene utilizzato in genere per decorare gli ambienti secondari dei grandi palazzi nobiliari.
Al di là delle singole scelte, dunque, la revisione dell’ordinamento è stata guidata dalla volontà di offrire al pubblico un percorso più coerente e leggibile, risultato ottenuto completando o comunque integrando le sequenze cronologiche e le sezioni tematiche già esistenti.
I CAMBIAMENTI più evidenti hanno riguardato la Pinacoteca; l’ordinamento della sezione ceramica è stato infatti confermato nella sua interezza. Unica eccezione è costituita dall’ultima sala che in attesa di un assetto definitivo, dal 4 luglio scorso viene dedicata in modo esclusivo ad un esempio eccellente di ceramica del XX secolo - l’Angelo -, installazione monumentale in grés di uno dei maggiori artisti pesaresi del Novecento: Nanni Valentini.E se a far da ostacolo alla visita ai musei rimane ancora il costo del biglietto (4 euro intero, 3 euro per i gruppi, 2 euro dai 15 ai 25 e oltre i 65 anni), ecco allora le prossime aperture gratuite: sabato 15 agosto in occasione del Ferragosto e domenica 16, terza domenica del mese (9.30-12.30, 16-19).
Il nuovo allestimento dell’ala storica dei Musei Civici è stato possibile grazie anche al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro.
Musei Civici, piazza Toschi Mosca 29; orario estivo valido fino al 13 settembre: martedì e mercoledì 9.30-12.30 giovedì con apertura ‘notturna’ 9.30-12.30, 16-22 da venerdì a domenica 9.30-12.30, 16-19.
Inf:0721.387474-522,
www.museicivicipesaro.it
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