Reperti archelogici in Paese: è la vecchia posta dei cavalli
Notizia pubblicata il 17 giugno 2009
Categoria notizia : Cultura
«QUASI sicuramente il livello più alto è quello della vecchia posta dei cavalli che si trovava qui dal Settecento all’Ottocento, sopra la strada napoleonica. Sotto ci sono altre ‘fasi’ da indagare, ma non ne conosciamo l’epoca»
E’ quello che ha detto ieri Maria Grazia Maioli della Sovrintendenza di Ravenna, dopo aver visitato lo scavo in corso Fratelli Cervi dove, durante la sistemazione della rete idrica a cura di Hera, stanno emergendo interessanti reperti. «Interverrà una squadra di archeologi pagati da Hera, perché questa è un’urgenza e come Sovrintendenza non abbiamo soldi da investire _ precisa la Maioli _. Se aspettiamo un finanziamento dal ministero, il buco resterà aperto almeno due anni. Se paga Hera, faremo i controlli che verranno inseriti nella carta archeologica che stiamo redigendo, e quando avremo il risultato, lo comunicheremo. Effettuati i controlli si chiuderemo tutto, perché ci sono problemi di viabilità».
La Maioli aggiunge: «Dobbiamo aggiornare le carte archeologiche, perché in base al codice Urbani è di interesse archeologico tutto ciò che ha più di cinquant’anni». «Sul catasto archeologico troveremo il modo per rapportarci con la Sovrintendenza. Questa carta si potrà sfruttare anche in altro modo», commenta il sindaco Pironi che intende «valorizzare i reperti già a disposizione, a partire da quelli del museo». La Maioli conclude: «Dobbiamo fare in modo che non ci sia contrasto fra i programmi archeologici e le attività di Riccione». ni.co.
photo by http://www.flickr.com/photos/sartors