
Ambiente: Istituito al largo di Ravenna il sito "Relitto del Paguro", il primo Sic marino in regione.
Notizia pubblicata il 10 febbraio 2010
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Zanichelli: un'opportunità in più per valorizzare l'Adriatico". Le aree Sic e Zps crescono in Emilia-Romagna di mille ettari.
E' stato istituito in Emilia-Romagna il primo sito di importanza comunitaria marino. Si tratta del Sic “Relitto della piattaforma Paguro”, situato a 11 miglia al largo della costa ravennate nel luogo ove nel 1965 affondò una piattaforma per l’estrazione di gas metano. Nel tempo il relitto si è trasformato in un vero e proprio reef artificiale di rilevante interesse conservazionistico per la presenza di specie animali e vegetali rare nell’Adriatico nord occidentale: astici, cicale di mare, occhiate, mormore, scorfani neri, spigole, gronghi.
Proprio per questo già nel 1995 il sito fu dichiarato dal Ministero zona di tutela biologica, vi è vietata la pesca ed è meta prediletta di appassionati subacquei. “La rete Natura 2000 costituta dai Sic e dalle Zps rappresenta un salto di qualità per i territori - sottolinea l'assessore all'ambiente Lino Zanichelli - sotto il profilo sia della tutela che delle opportunità di finanziamento destinate alle attività che vi si svolgono. L'istituzione di questo Sic al largo di Ravenna è particolarmente importante, perché è il primo passo verso un'ulteriore valorizzazione del nostro mare”.
Il sito del Paguro è stato istituito dalla Giunta regionale insieme ad altre aree Sic (Sito di Interesse Comunitario) e Zps (Zone di protezione speciale) nei territori dei sette Comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant'Agata Feltria e Talamello da poco entrati a far parte della Regione Emilia-Romagna. Si tratta in questo ultimo caso di aree già tutelate, che la Regione Emilia-Romagna ha confermato, escludendo qualche centro abitato ed ampliandone in altri casi i confini. In questo modo, i siti di importanza comunitaria e le zone di protezione speciale presenti in Emilia-Romagna passano da 148 a 153, con un aumento di circa mille ettari, per una superficie complessiva di quasi 263 mila ettari (l’ 11,7% del territorio regionale).