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In treno verso le stelle del rock. Red Ronnie: 'Invito anche i candidati'

Notizia pubblicata il 06 marzo 2009



Categoria notizia : Musica


IL ROCK’N’MUSIC Planet — la mostra allestita in piazza Duomo a Milano fino al 15 marzo — oltre che rappresentare uno delle più corpose collezioni di cimeli del rock è forse, prima di tutto, un’occasione perduta per Bologna.

Sarà per questo che Red Ronnie, che oltre ad esserne il curatore è anche il proprietario dell’intera collezione composta da oltre un migliaio di cimeli (mezzo secolo di storia della musica), rilancia con una proposta originale. Una visita alla mostra, organizzata con la tv 7 Gold e con Punto Radio, alla quale sono invitati tutti i bolognesi, in programma per domani. Si parte con il treno alta velocità delle 9.24 per fare rientro intorno alle 16.

«Ho esteso l’invito anche a tutti i candidati sindaci — spiega Red Ronnie — ma non so chi verrà. Fino ad ora hanno aderito una cinquantina di persone tra cui i vicepresidente della provincia, Giacomo Venturi, i sindaci di Riccione e Rimini o, ancora, Nicoletta Mantovani. Abbiamo prenotato un intero vagone del treno ma potremmo prenderne anche un altro in caso di necessità».

C’è ancora amarezza per la mancata ospitalità accordata da Bologna alla mostra?
«Più che altro pensavo che questa città fosse la capitale della cultura. Un tempo era al centro dell’Italia, speriamo che ritorni ad esserlo. Per questo parlando con Christian Pavani abbiamo pensato di organizzare questa visita guidata alla mostra che ospita veri e propri gioielli del rock...».
Ci faccia degli esempi…

«Strumenti musicali originali, ad esempio, come il contrabbasso con cui Bill Haley registrò Rock around the clock, o documenti storici come il manoscritto con cui John Lennon annunciava la morte dei Beatles».

Crede che con il cambio di giunta si possano aprire delle possibilità per accogliere questa collezione a Bologna?
«Non lo so. Bisognerà vedere cosa farà Milano che, al riguardo ha un’opzione e che vorrebbe realizzarci un muso permanente».

Tra i tanti nomi in lizza per il nuovo assessorato alla cultura, è stato fatto anche il suo...
«Quella candidatura nasce da un equivoco: una proposta fatta sulle pagine del Carlino da Giorgio Comaschi e nata probabilmente dal fatto che avevo affermato pubblicamente di vedere positivamente la discesa in campo di Cazzola. In realtà non ho nessuna intenzione di fare l’ assessore alla cultura».

Bene, allora giochiamo: da dove dovrebbe iniziare il suo lavoro semmai un giorno si svegliasse nei panni di assessore culturale?
«Occorrerebbe senza dubbio investire sui giovani, sul loro futuro ma anche sul loro presente per toglierli dallo stallo in cui si trovano. Bisogna creare delle opportunità. Un’amministrazione deve sopperire al degrado culturale, per questo penso che sia stato un gravissimo errore nominare un dirigente tv, assessore alla cultura. La cultura sulla strada è diversa da uno studio televisivo».
Il costo dell’intera giornata di domani: 69 euro. Informazioni ed iscrizioni roxybar@roxybar.it e g.vandini@puntoradio.tv.