
Vannucci scrive a Bondi Quelle armi antiche tornino subito a Gradara
Notizia pubblicata il 22 agosto 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
«QUELLE armi antiche tornino a Gradara». E’ il monito dell’onorevole Massimo Vannucci ,impegnato nel recupero della collezione appartenuta a Umberto Zanvettori, ultimo proprietario della Rocca di Gradara, e ceduta allo Stato negli anni ‘20.
Una serie di spade, balestre, asce, elmi e corazze che da quasi novanta anni sono dimenticate nei magazzini di Castel Sant’Angelo a Roma. Per riportarle a casa Vannucci a fine luglio ha presentato un’interrogazione al Ministero per i Beni e le Attività culturali. Ora è lo stesso onorevole a sollecitare il ministro Bondi per portare a termine una vera e propria “missione di salvataggio”. Si tratta infatti di armi di notevole valore storico risalenti al Rinascimento, e alcune addirittura al Medioevo, che in questi anni si sono degradate e che necessitano di un restauro al più presto. Per questo sia Vannucci che il sindaco di Gradara Franca Foronchi si stanno adoperando per riportarle a casa.
Ma non solo, per il recupero delle armi, a Gradara va bene anche riaverle in prestito, sono scese in campo anche la Provincia di Pesaro e Urbino, la Regione Marche e la direzione della Rocca, che proprio dagli anni ‘20 è diventata di proprietà dello Stato. L’ingegner Umberto Zanvettori infatti, trovatosi in difficoltà economiche, fu costretto a “disfarsi” di quanto di valore c’era nel castello prima di cedere la Rocca. Ora gestita dalla Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico delle Marche di Urbino. E non è da oggi che questi enti, Comune in testa, chiedono il ritorno a casa delle armi. E’ datata addirittura al 20 novembre 2008 una lettera con la quale la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici delle Marche di Ancona ha proposto a tutte le autorità interessate il recupero della collezioni di armi antiche del Museo nazionale di Castel Sant’Angelo di Roma, ex collezione Zanvettori.
OLTRE alla ferma volontà di vincere questa “battaglia” al più presto c’è l’intento del Comune di realizzare grandi mostre ed eventi divulgativi di notevole rilevanza per il Castello. Inoltre, come ha scritto Vannucci al ministro Bondi, «ci risulta che la collezione di Gradara non è mai entrata nel circuito espositivo di Castel Sant’Angelo, ma è in giacenza nei magazzini del museo perché necessita di restauro». Ad assumersi le spese per il recupero e il restauro sarebbe lo stesso Comune, magari appoggiato anche da qualche sponsor, «sgravando così — come fa notare Vannucci — la Soprintendenza, che manterrebbe la responsabilità dell’operazione». Un recupero che sarebbe l’occasione giusta anche per realizzare uno studio sulla collezione Zanvettori. E per questo ci sono già degli sponsor interessati alla pubblicazione. Senza contare poi che così Gradara guadagnerebbe un altro tassello importante per ricreare la vita al castello come era un tempo. Proprio come nel Medioevo.
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